
Domani in edicola, a scuola di prossimità
Torna l’appuntamento con Avvenire di Calabria, il settimanale diocesano dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Scopriamo insieme i principali temi in pagina.
Nella splendida cornice di Scilla, domenica 8 ottobre, le coppie dell’Equipe Notre Dame, settore di Reggio Calabria si sono riunite per celebrare insieme il passaggio dei servizi in occasione dell’inizio del nuovo anno.
Dominella e Giuseppe Fortugno (ora Direttori dell’Ufficio famiglia diocesano) passano il testimone a Carmelita e Stefano Martino ai quali, per i prossimi tre anni, viene affidata la responsabilità del Settore insieme al nuovo Consigliere Spirituale don Francesco Cuzzocrea che succede a Padre Gianni Biancotto.
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Il Settore accoglie anche una nuova coppia di collegamento, Samantha e Gabriele Cotronei e una nuova coppia referente alla cultura, Assunta e Giovanni Laganà, e ringrazia quelle coppie che ancora per qualche anno offriranno il loro servizio all’interno dell’equipe di Settore: Mary e Carmine Arcidiaco, Enza e Gianluca Caminiti, Verastella e Tonino Caccamo. Questa è la nuova formazione dell’equipe di Settore, un’equipe di servizio a cui è affidato il cammino di fede delle coppie del Movimento.
La liturgia del giorno e la meravigliosa omelia di don Francesco hanno offerto ad ogni coppia spunti di riflessione preziosi per il cammino di fede di ogni famiglia cristiana.
Dall’omelia di don Francesco: «Voglio cantare al mio diletto un cantico d’amore per la sua vigna ... il Signore ci chiama, ci ha scelti per benedire, per prenderci cura del nostro matrimonio, del nostro coniuge, che è la vigna che Lui ci ha affidato. "Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate…” la coppia cristiana deve DISSODARE IL TERRENO, cioè affrontare le chiusure e sciogliere le resistenze e la rigidità della relazione; SGOMBRARE DAI SASSI, cioè dai pesi, dagli ostacoli, alleggerire il proprio coniuge, impegnarsi a portare “leggerezza”; Piantare viti pregiate, cioè valorizzare il bene e il bello che sperimentiamo e che abbiamo ricevuto, perché il bene è sempre molto più di ciò che non va».
PER APPROFONDIRE: Il vescovo Morrone all’Equipe Notre Dame: «Famiglia spina dorsale della comunità»
“...in mezzo vi aveva costruito una torre e scavato un tino… COSTRUIRE UNA TORRE, cioè puntare alle alture (Preghiera, Liturgia, Sacramenti) per avere una visione più ampia, più lontana… anche la sessualità deve essere portata sulle alture, non sul fango; SCAVARE UN TINO, cioè conservare e custodire la memoria del cuore, i ricordi belli e importanti che hanno costruito la nostra famiglia, per custodire anche il dono e la gratitudine; CIRCONDARE CON UNA SIEPE, cioè proteggere e difendere il proprio amore da un mondo che ci tenta e ci scoraggia.
E dopo questo COS’ALTRO dovremmo fare che non abbiamo fatto? Niente! Proprio niente! Lasciare fare a Dio e anche l’apparente poco raccolto sarà un richiamo a riposare nella pace e abbandonarsi alla Sua Provvidenza.
Ultima domanda: tra le cose che abbiamo scartato, non è che per sbaglio o negligenza abbiamo proprio messo da parte la PIETRA più importante? Quali sono le cose da recuperare? E allora … cerchiamo tra i rifiuti, rovistiamo tra ciò che abbiamo gettato e… ripartiamo, riprendiamo, ricominciamo!!!».
Guardandosi negli occhi, pregando il Padre nostro, le coppie presenti hanno accolto nel loro cuore questa Parola che da forza, fiducia, che li fa sentire accompagnati in questo meraviglioso viaggio verso la Santità che è il Sacramento del Matrimonio.
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