L’ex Polveriera torna nella titolarità del Demanio Militare
Dopo lo sgombero delle ultime famiglie Rom, l’area del demanio militare dell’ex Polveriera è stata definitivamente sgomberata e consegnata alla titolarità del Ministero della Difesa.
Il gruppo di lavoro, costituito dall'Amministrazione Falcomatà, nell’aprile 2018, per il programma “Ex Polveriera dall’emergenza abitativa alla legalità percepibile”, finalizzato alla sistemazione abitativa in dislocazione delle 32 famiglie, dopo cinque mesi e la dislocazione di quasi metà delle famiglie è stato sciolto. Nonostante le costanti richieste delle associazioni affinché venisse completata l’operazione di dislocazione, il gruppo non è stato mai più ricostituito. Di conseguenza tutti i provvedimenti assunti dall’Amministrazione, che dovevano portare alla sistemazione abitativa delle famiglie e quindi allo sviluppo del progetto del Parco dell’ex Polveriera, finanziato per 2 milioni di euro, sono stati rallentati e fermati.
Nel mese di giugno scorso, un alloggio confiscato è stato assegnato ad una delle sedici famiglie. Tuttavia, nonostante il sopralluogo fatto dai tecnici comunali nel mese di febbraio 2020, l’assegnataria ha scoperto, dopo la consegna dell’alloggio, che l’impianto idrico non era funzionante da anni. La famiglia pertanto non si è potuta trasferire. Questa è la seconda famiglia che ha ricevuto un alloggio negli ultimi due anni.
La situazione delle persone rimaste nella baraccopoli è, ad oggi, peggiore di quella esistente prima dell’avvio del progetto. Il peggioramento della situazione per chi abita ancora all'interno delle baracche è dovuta soprattutto alla presenza di macerie e rifiuti, dannosi per la salute delle persone. La vanificazione della sistemazione abitativa, attesa da 60 anni, è stata un altro macigno crollato sulla terribile esistenza di queste famiglie, che da decenni sono costrette a vivere ai margini della società ed in condizioni disumane.
Sessant’anni di emarginazione hanno determinato in queste persone un elevatissimo costo in termini sociali e di salute. Oltre ai segni profondi dell’esclusione subita nel corso degli anni, in questo piccolo gruppo di famiglie, costretto a vivere da decenni in gravissime condizioni anti-igieniche ed accanto ad una discarica di rifiuti, i casi di neoplasie si sono moltiplicati a ritmo costante ed in percentuale preoccupante. Anche la salute mentale ha registrato effetti elevati. Ma le istituzioni pubbliche non hanno mai considerato neppure lontanamente la condizione di emarginazione imposta a queste famiglie e tantomeno il costo che ha avuto sulla vita di queste persone. L’aver fermato il progetto di dislocazione abitativa delle famiglie, previsto solo per consentire la realizzazione del Parco dell’ex Polveriera, lo dimostra ampiamente.
Data la situazione e la prossima scadenza della campagna elettorale in corso, l’associazione Un mondo di mondi e le famiglie dell’ex Polveriera invitano tutti i candidati a sindaco del Comune di Reggio Calabria a dichiarare pubblicamente l’impegno a completare, a partire dall’ avvenuta nomina, il progetto dell’ex Polveriera, dislocando negli alloggi tutte le famiglie rimaste nella baraccopoli.
I candidati a sindaco che decideranno di rispondere positivamente al nostro appello, dimostreranno che, nonostante il mercato delle elezioni imponga il sacrificio di un’operazione sociale “impopolare” per capitalizzare il maggior numero di consensi, è possibile rovesciare questa logica negativa.
Un messaggio di questo genere sarebbe molto significativo non solo per le famiglie dell’Ex Polveriera ma per le sorti della città.
Direttivo Un Mondo Di Mondi, Marino A. Giacomo, Delfino Cristina, Sgreccia Cinzia
Berlingeri Alessandro
Bevilacqua Benedetto
Bevilacqua Nicola
Bevilacqua Domenico
Dopo lo sgombero delle ultime famiglie Rom, l’area del demanio militare dell’ex Polveriera è stata definitivamente sgomberata e consegnata alla titolarità del Ministero della Difesa.
Reggio Calabria. Sono stati consegnati gli ultimi due alloggi agli occupanti della Polveriera. Per l’assessore Albanese: si chiude una partita durata decenni.
La sistemazione alloggiativa di tutte le famiglie rimaste nella baraccopoli dell’ex polveriera diventa perciò per il Patto Civico priorità, attesa la situazione di degrado e di pericolo per la salute di quanti sono costretti ad alloggiare
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