Festa San Francesco, preghiera online per ricordare i defunti covid
Si chiama “Prega per il mio caro” l’iniziativa voluta dalla Cei e dai frati di Assisi per ricordare le vittime della pandemia, in occasione della Festa del Patrono d’Italia.
L’Alleanza per la Mobilità Dolce che aggrega al suo interno molte associazioni attive nella tutela ambientale, di promozione della bicicletta, cammini, ferrovie turistiche e greenways, per la valorizzazione dei borghi, aree interne e turismo sostenibile, ha inviato al Governo un appello. Si tratta di 11 proposte concrete costruite grazie all’esperienza e alle competenze dell’Alleanza, per ripartire con l’estate e in generale per una prospettiva a lungo termine di sviluppo sostenibile del Paese in cui salute, equità, ambiente e lavoro possano finalmente trovare equilibrio.
«L’emergenza Covid19 che stiamo vivendo sta cambiando la mobilità, il turismo, l’accoglienza, il lavoro, costringendoci a vivere a distanza per tutelare la salute e la diffusione della pandemia. Quando entreremo nella fase due della ripartenza, per molti mesi se non anni, questa distanza resterà necessaria e questo avrà forti impatti sui servizi di mobilità delle persone, sull’offerta turistica di massa, sul tempo libero, sugli spazi delle nostre città, sulla fruizione della natura, oasi e parchi. L’emergenza Coronavirus costituisce un duro colpo anche per il turismo, con un crollo complessivo in tutto il mondo dell’intera filiera: dal sistema di accoglienza, le professioni turistiche, l’editoria di viaggio, artigianato artistico, ristorazione, produzioni di qualità, sistemi museali, fruizione del patrimonio ed attività culturali. Ha colpito anche la mobilità dolce come i cammini, le escursioni e trekking, le pedalate in bicicletta, le ferrovie turistiche, il turismo responsabile, la fruizione di parchi ed oasi, le visite verso i piccoli borghi: un sistema che stava muovendo i suoi primi passi e che, per questa emergenza sanitaria, rischia di tornare al punto di partenza».
«Una crisi che produrrà una forte disoccupazione, crisi economica, fallimenti e chiusura di imprese, su cui è indispensabile intervenire con misure straordinarie ed immediate di sostegno. Anche l’intero sistema di mobilità collettivo su treni, metropolitane, tranvie, autobus, sarà soggetto a forti restrizioni di accesso, distanziamento, controlli, per la sicurezza dei lavoratori e degli utenti, con il rischio di una forte riduzione dell’offerta e dell’incremento dei costi, a cui serve porre rimedio con incentivi, progetti, innovazioni di servizio e risorse dedicate. Vi è il rischio concreto che la crisi di offerta del trasporto collettivo si traduca per il tempo libero e il turismo, oltre che per la mobilità urbana, nell’aumento del traffico motorizzato, che per il nostro paese vede già livelli insostenibili di congestione ed inquinamento dell’aria. Va rammentato che autorevoli studi su questa emergenza sanitaria mondiale hanno indicato come la distruzione degli ecosistemi e della biodiversità, lo sfruttamento degli animali e delle risorse naturali, l’amplificazione dei fenomeni estremi dovuti ai gas serra, il degrado della salute delle persone dovute all’inquinamento dell’aria, come concause che hanno alimentato il fenomeno. Una crisi globale come questa deve indurre dunque una riflessione e messa in discussione dell’attuale sistema insostenibile, promuovendo un modello dove salute, equità, ambiente e lavoro siano in profondo equilibrio tra di loro».
Una proposta concreta per la ripartenza del Paese. «Per questo riteniamo che la ripartenza dei prossimi mesi, che avrà bisogno di ingenti risorse pubbliche per essere avviata, non dovrà ripristinare i limiti ed errori del passato, ma avrà bisogno di forte innovazioni ispirandosi al green deal europeo, per una Italia capace di futuro. In questa ripartenza anche il ruolo del volontariato, delle cooperative di comunità, delle piccole imprese locali, dovrà essere adeguatamente sostenuto come una necessaria rete diffusa di sostegno, coesione ed animazione sul territorio. Riteniamo che tra le soluzioni adeguate ed immediate per il riavvio delle attività in Italia nel campo del turismo e della mobilità sostenibile, vi sia il sostegno alle attività all’aria aperta, alla mobilità dolce a piedi ed in bicicletta, al turismo sostenibile, i piccoli comuni, nelle aree di appennino e montagna, nei parchi e nelle oasi naturali».
«Un turismo quindi anche di prossimità per conoscere la bella Italia, spesso stando vicini a casa. Puntare sul turismo non solo individuale ma anche di piccoli gruppi, costituito da persone che spesso si conoscono, che possono facilmente condividere regole e buone pratiche, per famiglie, per le scuole, per attività salutari utili anche per mantenersi in forma e in buona salute come prevenzione dalle malattie. Un turismo orientato prioritariamente alla visita dei piccoli borghi, di aree interne poco conosciute, aree rurali e appenniniche, dei parchi naturali ed oasi protette, lungo cammini e vie storiche, ciclovie e strade a basso traffico, nei luoghi dell’enogastronomia di qualità. E che potrebbe costituire la premessa per dedicare, da parte del Mibact, uno dei prossimi anni ad anno del turismo in Appennino. Un turismo dolce che deve integrarsi con l’offerta di treni turistici dedicati e ferrovie locali delle aree interne, con il servizio pubblico e privato di autobus, dove ogni offerta di trasporto e nelle stazioni dovrà essere attrezzata anche per il trasporto delle bici e necessariamente adeguata per rispettare misure di distanziamento e controllo degli accessi decise dalle autorità».
«Anche alberghi, ostelli, spazi di accoglienza lungo cammini e ciclovie, ristoranti, assistenza di viaggio, ciclofficine, punti di informazione, guide turistiche ed ambientali, dovranno adottare misure per la sicurezza dei viaggiatori e dei camminanti per distanziamento sociale, con sistemi di prenotazione e gestione basati sui servizi online e la digitalizzazione. Questo sostegno e slancio per lo slow tourism richiede il coinvolgimento dei territori, delle Regioni, delle Unioni Montane, dei piccoli Comuni, delle Province, degli Enti gestori di parchi, delle associazioni di volontari ed esperti del settore, delle imprese pubbliche e private coinvolte nell’offerta di mobilità e turismo dolce. L’obiettivo deve essere una offerta semplice e chiara per viaggiatori e turisti, con misure di sostegno immediate e di medio periodo, di seguito elencate».
Questi gli strumenti indicati dall'Alleanza per sostenere il turismo e la mobilità dolce
1 Aiuto immediato e risorse economiche alle imprese, aziende e lavoratori del settore per superare l’emergenza. Risorse, incentivi e agevolazioni per l’adeguamento e la qualificazione dell’offerta turistica, delle reti di mobilità dolce e dei servizi di accoglienza per garantire il distanziamento sociale
2 Sostegno agli Enti del Terzo Settore (ETS) e del Volontariato mediante lo sblocco delle erogazioni dei contributi già stanziati da parte dei Ministeri su bandi chiusi e rendicontati. Agevolazioni, sostegno ed incentivi alle attività degli Enti del Terzo Settore e del Volontariato che operano nella valorizzazione di cammini, vie storiche, percorsi di mobilità lenta anche urbani, ciclovie, ferrovie turistiche, turismo responsabile. Incentivi e agevolazioni per l’editoria legata alla diffusione dei percorsi di mobilità dolce e per le guide escursioniste ed ambientali.
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