Avvenire di Calabria

Domenica si è tenuto un momento fortemente simbolico per la comunità diocesana

Festa della Bibbia, i giovani in piazza con le Paoline

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Domenica 8 ottobre 2017, la diocesi di Reggio Calabria si è raccolto intorno all’arcivescovo metropolita monsignor Giuseppe Fiorini Morosini – che ha accolto l’invito del Papa: «Se volete farmi contento leggete la Bibbia» – in collaborazione con le suore Paoline e alcune delle associazioni presenti i diocesi, ossia i Cooperatori Paolini, l’Istituto Santa Famiglia, la Gifra e il Rinnovamento dello Spirito, hanno organizzato una festa della Bibbia fatta di ascolto, preghiera, canti in onore della Parola di Dio.
A dare forza e convinzione all’approfondimento biblico hanno contribuito la Comunità Neocatecumenale, che con strumenti musicali e canti hanno creato un clima di raccoglimento.
Il responsabile della cultura del Comune di Reggio Calabria, il dottor Franco Arcidiaco, nel suo intervento ha voluto mettere in rilievo il Carisma delle Paoline che è annunciare la Parola di Dio con l’uso degli strumenti di comunicazione.
Suor Paola Fosson delle Figlie di San Paolo che ha introdotto e guidato l’incontro, dopo aver ringraziato le autorità civili, quali il Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, e il Sindaco della Città metropolitana, Giuseppe Falcomatà, ha presentato all’assemblea il motivo per il quale il Papa invita a leggere la Bibbia. «La Bibbia è il grande racconto che narra le meraviglie della Misericordia di Dio che intreccia la storia dell’uomo, trasformandola in ‘storia di salvezza’. La Bibbia è L’importante  per ogni cristiano perché non è un capolavoro della letteratura, ma è Parola di Dio viva; capace di interpellare ogni categoria di persone. Nella parola di Dio il cristiano percepisce una Presenza, un volto, fa sentire amati e consolati. Ecco perché è importante la Parola di Dio!».
In segno di rispetto e venerazione l’Arcivescovo, accompagnato da alcuni giovani del liceo classico ha intronizzato la Bibbia e l’ha deposta sul trono come incoronano i re e le regine, durante il canto Shemà Israel (Ascolta Israele), è stato un momento molto suggestivo. E proprio a questo punto ha avuto inizio la Proclamazione della Parola di Dio, seguita dal commento di padre Michele Mazzeo, Biblista, che ha esortato i presenti con le parole di Gesù: «Va’ e anche tu fa lo stesso»; di don Mimmo Cartella, responsabile diocesano della pastorale giovanile, il quale ha espresso felicità rispetto a quanto si stava facendo in piazza perché questo è il luogo dove si incontrano i giovani; di don Stefano Ripepi, biblista, di don Simone Gatto, responsabile dell’ufficio diocesano per la famiglia, che ha proposto di rimanere nell’ascolto della voce del Signore che parla alla persona amata.
L’Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini si è soffermato in particolare sulla inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo, che è raccontato in tutta la Sacra Scrittura.
«La parola di Dio non è solo dialogo tra l’uomo e Dio, ma è dialogo e relazione tra di noi», ha affermato l’arcivescovo, «dialogo che acquista cibo e forza nell’Eucarestia che  e luce e Verità». A conclusione dell’evento, con l’invocazione della benedizione di Dio, l’arcivescovo ha benedetto le copie tascabili del Santo Vangelo che ha consegnato alle persone presenti in piazza.

Articoli Correlati