
Reggio Calabria, in arrivo 4 milioni per giovani, scuole e quartieri a rischio
Finanziati tre interventi nazionali per educazione, inclusione e sostegno ai minori.
Il furto dei mezzi agricoli subito dalla coop Casa del Sole (approfondisci, segui il link) rappresenta l'ennesimo evento delittuoso che colpisce chi in territori difficili della regione sono impegnate a utilizzare, per fini sociali, terreni e beni confiscati ai clan di ndrangheta.
Esperienze che non solo producono frutti ed occupazione alternativi alla imprenditoria mafiosa ma, che nei territori rappresentano dei veri e propri presidi di legalità e di democrazia che vengono visitati anche dagli studenti delle scuole e indicati come esempio concreto di come sia possibile fare impresa in Calabria senza soggiacere al ricatto. Presenze fastidiose ed ingombranti per chi vuole continuare ad esercitare il controllo mafioso del territorio.
Le azioni delittuose commesse di continuo recano danni economici insopportabili ad imprese che non dispongono di capitali di riserva e che rischiano seriamente di chiudere, arrendendosi così, a chi vuole cacciarli dal territorio.
Purtroppo, finora nessuno degli autori di questi gesti criminali è stato individuato ed assicurato alla giustizia. Non sono state attivate nemmeno modalità di prevenzione tali da scoraggiare ulteriori attività criminose.
Per questo le coop hanno deciso di parlare pubblicamente, per sollecitare le istituzioni a voler fare un cambio di passo e considerare queste realtà di lavoro, veri e propri presidi di legalità, obiettivi sensibili da tutelare ad ogni costo. Lo faranno con una conferenza stampa che si terrà martedi 23 giugno ore 11 davanti alla casa del sole di gallina Reggio Calabria, insieme con Libera e RLR-la libertà non ha pizzo.
Sull'escalation di violenza, si è pronunciata anche Crea Calabria, il Coordinamento regionale degli enti accreditati.
Finanziati tre interventi nazionali per educazione, inclusione e sostegno ai minori.
In Piazza San Marco, scuole, istituzioni e associazioni insieme per un momento di riflessione e partecipazione civile.
Gli studenti delle secondarie di primo grado rifletteranno sulla storia di Angelo Versaci, vittima innocente della violenza mafiosa.