Avvenire di Calabria

Finanziati tre interventi nazionali per educazione, inclusione e sostegno ai minori

Reggio Calabria, in arrivo 4 milioni per giovani, scuole e quartieri a rischio

Finanziamenti per oltre 4 milioni di euro: coinvolti centinaia di ragazzi, famiglie, scuole e territori. Nucera: «Investiamo nei quartieri, partendo dai giovani e dalla comunità»

di Redazione Web

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Reggio Calabria si conferma laboratorio nazionale di innovazione sociale e inclusione educativa, con l’approvazione e il finanziamento di tre importanti progetti che mettono al centro i giovani, le famiglie e le comunità educanti, in particolare nei quartieri a maggiore criticità sociale. Si tratta di “Tessere reti per il Futuro”, “Organizziamo la speranza” e il progetto RSC (Rom, Sinti e Camminanti), che rafforzano l’impegno del Comune e del suo settore Welfare nel costruire una città più equa e attenta alle fragilità.

DesTEENazione: spazi per crescere e creare legami

Il progetto “Tessere reti per il Futuro: intrecci, nodi e legami”, approvato con Decreto Direttoriale n. 27 del 27 febbraio 2025, è finanziato con oltre 2,9 milioni di euro dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito dell’Avviso pubblico DesTEENazione – desideri in azioni. L’iniziativa, promossa dall’Ambito Territoriale Sociale di Reggio Calabria, coinvolgerà 535 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e 100 giovani adulti fino ai 21 anni, con l’obiettivo di contrastare la vulnerabilità sociale ed educativa aggravata dalla pandemia.



Tra gli interventi principali, la creazione di un Centro di Aggregazione Giovanile multifunzionale con attività educative, supporto psicologico, laboratori artistici, percorsi formativi per genitori e azioni itineranti per intercettare i giovani nei luoghi informali di incontro. «Vogliamo creare spazi dove i ragazzi possano sentirsi protagonisti», ha dichiarato Lucia Anita Nucera, assessora al Welfare, ringraziando il settore per l’impegno e sottolineando la centralità dei quartieri più svantaggiati nel piano di intervento.

Organizziamo la speranza: Reggio tra le 15 città pilota

Accanto a DesTEENazione, Reggio Calabria è stata selezionata come città-pilota per il programma nazionale “Organizziamo la speranza”, promosso dalla Fondazione Impresa Sociale con i Bambini, con un bando da 50 milioni di euro. La città è tra le 15 selezionate in tutta Italia e vedrà coinvolti in particolare i quartieri di Modena, San Sperato, Marconi e Ciccarello, dove sono previste azioni di rigenerazione urbana, sostegno ai giovani e attivazione di comunità locali.


PER APPROFONDIRE: In Calabria l’innovazione diventa “arma” contro la disperazione scolastica: parla la preside Simona Sapone


Durante l’incontro istituzionale che ha dato avvio ufficiale al progetto, il presidente Marco Rossi Doria ha evidenziato l’opportunità per Reggio di «mettere in campo un nuovo modello educativo e di rigenerazione». Nucera ha sottolineato come la selezione sia il risultato di anni di lavoro sul territorio, anche grazie alla collaborazione con la Fondazione Con il Sud, e ha ribadito la necessità di un lavoro sinergico tra scuola, istituzioni, terzo settore, parrocchie e associazioni. «Formazione, associazioni, Chiesa e attori territoriali – ha dichiarato Paolo Cicciù, del Centro Sportivo Italiano – saranno chiamati a contribuire concretamente al cambiamento».

Il progetto RSC: un modello di inclusione scolastica

Un'altra iniziativa è il progetto RSC (Rom, Sinti e Camminanti), presentato lo scorso 12 marzo al Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. Finanziato con 1,4 milioni di euro nell’ambito del Programma Nazionale Inclusione e Lotta alla Povertà 2021-2027, il progetto è attivo da anni nel quartiere di Arghillà e ora si estende anche a Modena-Ciccarello, coinvolgendo 120 bambini e le loro famiglie.

Il cuore del progetto è la lotta alla dispersione scolastica e la promozione del ruolo educativo della genitorialità, in stretta collaborazione con scuole, servizi sociali e comunità locali.

«Lavoriamo per un’inclusione concreta – ha ribadito l’assessora Nucera – che non sia solo parola, ma impegno quotidiano», evidenziando l’importanza di costruire sistemi integrati di sostegno e accompagnamento.

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