
La solitudine dei giovani nell’era digitale: un convegno a Reggio Calabria
Nell’era della digitalizzazione, i giovani sono costantemente connessi tramite i social network e altre piattaforme
Il giornalismo digitale rappresenta l'oggi dell'informazione. Ma come raggiungere i lettori coi propri contenuti? Vi proponiamo una riflessione di Vincenzo Comi, direttore di Citynow.it.
Pubblichiamo articoli ogni giorno da oltre dieci anni. Lo facciamo con passione e amore per il nostro lavoro. Lo facciamo con impegno e costanza al solo fine di informare al meglio i nostri lettori. L’obiettivo di CityNow.it, il magazine che dirigo dal 2014, è sempre stato quello di offrire un’informazione di qualità, riportando la verità dei fatti, attraverso notizie verificate.
Il tutto con il massimo equilibrio, senza mai perdere l’attenzione verso il lettore. E difficilmente, in tutti questi anni, abbiamo “bucato” la notizia. Il mondo dell’editoria digitale, dentro il quale siamo cresciuti, sarà sempre in continua evoluzione e la creazione (notte e giorno) di decine e decine di contenuti informativi in formati digitali sarà sempre il nostro pane quotidiano. In questo meraviglioso mondo dell’editoria digitale e dell’informazione, però saper scrivere bene non basta.
È fondamentale, accanto al talento della scrittura, svilupparne un altro necessario alla diffusione delle news. E si, perché oggi una buona gestione e diffusione della notizia, risulta a volte più importante dello stesso articolo.
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Sapere scrivere bene dunque, a volte non basta. Oggi risulta necessario sapere scrivere, ma anche saper “editare”. E in tempi rapidi. È per questo motivo che, da quando siamo nati, prestiamo la massima attenzione, in egual modo, sia alla stesura dell’articolo, che alla sua pubblicazione e diffusione.
Lo sviluppo tecnologico e dei social ha portato inevitabilmente a continui cambi di passo nella fruizione dei contenuti e dei siti di informazione. Essere costantemente aggiornati, avere una buona infarinatura Seo ed un approccio smart con i vari sistemi di pubblicazione dei contenuti sui social nonché ‘vestire’ una notizia, oltre a saperla ovviamente scriverla, sono quindi le nuove regole del buon giornalista in era postmillennials. È inutile nasconderci, il giornalista con taccuino e penna, non esiste più. O comunque non è quello che chiede il mercato. La figura del giornalista si è evoluta e oggi il cronista ha mezzi e possibilità infinite per informare live e con qualità il proprio pubblico.
Dispiace dirlo, ma le care e vecchie edicole, sono destinate a scomparire e il passaggio dal giornale cartaceo a quello digitale è già avvenuto da un po’. È così che va il mondo ed è così che deve andare. Altra chiave per navigare in modo sicuro nel terribile e affascinante mondo del digitale è il dinamismo. La nostra sfida è riuscire a capire su quali tecnologie concentrarsi, prestando sempre la massima attenzione alla qualità del contenuto. Credo che un buon editore inoltre debba darsi da fare, ogni giorno, ed essere pronto a modificare le proprie modalità di lavoro alla giusta velocità. Cosa che, fortunatamente, nella nostra redazione avviene continuamente grazie ad un editore “contemporaneo”.
PER APPROFONDIRE: Informazione e media. Dove ci porta il metaverso?
Il settore editoriale e l’editoria digitale è in continuo cambiamento e la sua trasformazione combacia con anche con la trasformazione digitale e la creazione di nuove piattaforme e social media. Essere “ multicanali“, pronti a nuove sfide, curiosi al cambiamento, interessati alle esigenze dei propri lettori risulta, dunque, fondamentale per poter lavorare nel mondo dell’editoria digitale. Accanto a questo, un buon giornale, deve sempre puntare ad essere attendibile e autorevole.
* Direttore Citynow.it
Nell’era della digitalizzazione, i giovani sono costantemente connessi tramite i social network e altre piattaforme
Firmato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico tra Fnsi (Federazione nazionale stampa
Il progetto innovativo che unisce tecnologia e formazione per i giovani, avviato dalla redazione di Avvenire di Calabria, ha suscitato l’interesse della televisione di Stato.