Avvenire di Calabria

Il progetto innovativo che unisce tecnologia e formazione per i giovani, avviato dalla redazione di Avvenire di Calabria, ha suscitato l'interesse della televisione di Stato

L’intelligenza artificiale a scuola conquista la Rai: gli studenti di “Aula G” raccontano la loro esperienza in TV

I ragazzi dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Reggio Calabria, protagonisti di un percorso educativo unico, hanno condiviso riflessioni e scoperte davanti alle telecamere del TGR

di Redazione Web

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Le telecamere della Rai sono entrate nell'Istituto salesiano “Maria Ausiliatrice” di Reggio Calabria per raccontare Aula G, il laboratorio dedicato a giornalismo e intelligenza artificiale promosso dal settimanale diocesano Avvenire di Calabria. Un’iniziativa che offre agli studenti delle scuole medie un’esperienza formativa e pratica sull’uso consapevole dei mezzi di informazione e delle nuove tecnologie.



Il servizio, intitolato «A lezione d’intelligenza artificiale: il corso al via a Reggio, per gli studenti delle medie dell’Istituto salesiano Maria Ausiliatrice», è stato realizzato dal giornalista Pasqualino Pandullo con le riprese di Mario Idone e trasmesso da TGR Calabria. Nell’aula, chiamata “G” come "Giovani" e "Giornalismo", i ragazzi imparano a dialogare con l’intelligenza artificiale, a porre le domande giuste e a creare contenuti multimediali per corredare articoli, presentazioni e post sui social network.


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Durante le interviste, suor Maria Ausilia Chiellino, coordinatrice didattica dell’istituto, ha spiegato come il corso voglia educare i ragazzi a un uso intelligente e responsabile dell’IA non solo nello studio, ma anche nella loro vita privata e sociale. Il direttore di Avvenire di Calabria, don Davide Imeneo, ha messo in luce la finalità fortemente educativa del corso, pensato per stimolare i giovani a una capacità critica e riflessiva sull’uso delle nuove tecnologie. «Nell’epoca dell’intelligenza artificiale, il valore non sta solo nelle risposte che si possono ottenere, ma soprattutto nella capacità di fare le domande giuste», ha spiegato.

Alcuni studenti, stimolati dalle domande del giornalista Rai, hanno testimoniato il loro approccio all’intelligenza artificiale, raccontando come il corso insegni loro a utilizzare l’IA come strumento di supporto, senza dimenticare che l’intelligenza umana resta insostituibile. «L’intelligenza artificiale può sbagliare; ci deve sempre essere la revisione dell’uomo», ha spiegato una giovane allieva, sottolineando come la tecnologia possa affiancare lo studio e la ricerca, ma non sostituirli.

Il video completo del servizio è disponibile a questo link, dove è possibile approfondire l’esperienza vissuta dagli studenti di Aula G e il valore formativo di questa iniziativa.

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