Avvenire di Calabria

Nell'area grecanica reggina, le comunità a lavoro per sensibilizzare i cittadini sui temi della Giornata del Creato che si celebrerà a settembre in riva allo Stretto

La parrocchia di San Teodoro di Bova ha promosso una Giornata del Creato

L'ultima in ordine cronologico è stata la parrocchia di Bova intitolata a San Teodoro martire che ha vissuto in modo "speciale" il proprio territorio per un giorno

di Antonella Romeo

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Nell'area grecanica reggina, le comunità a lavoro per sensibilizzare i cittadini sui temi della Giornata del Creato che si celebrerà a settembre in riva allo Stretto. L'ultima in ordine cronologico è stata la parrocchia di Bova intitolata a San Teodoro martire che ha vissuto in modo "speciale" il proprio territorio per un giorno.

Giornata del Creato, appuntamento a Bova

La Parrocchia S. Teodoro Martire di Bova, in preparazione alla 17a Giornata nazionale per la Custodia del creato, insieme alla Zona Pastorale di Bova, domenica 10 luglio 2022 ha organizzato una giornata di riflessione sulla cura dell'ambiente, scegliendo come tema della giornata :“ Sui passi di S Leo........la via del pane”.


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La giornata è iniziata con il raduno di tutti i partecipanti in Piazza Roma a Bova che con con mezzo proprio hanno raggiunto la località Campi di Bova dove èubicata una chiesa dedicata a S. Leo con inizio di una escursione coadiuvati dalla Cooperativa Naturaliter, immersi nel verde della pineta fino a raggiungere il punto panoramico dal quale ammirare Africo.

Ad aspettarci il Sig. Criaco Salvatore di Africo che ha reso testimonianza della devozione e del  legame che unisce S. Leo agli africesi.

Il racconto dell'alluvione dell'ottobre del 1951 che provocò  tre vittime ad Africo e sei a Casalnuovo nonché danni ingenti alle abitazioni, comportando l’evacuazione dei due paesi e successivamente il loro trasferimento alla marina nel territorio del Comune di Bianco, dove è stato edificato Africo Nuovo.

È stato un momento toccante e di grande commozione, ascoltare il racconto di quei giorni da chi al tempo era solo un bambino di 6 anni, che ha vissuto in pieno questa tragedia e che  nemmeno il tempo é riuscito a scalfire e cancellare.

Ci racconta che le donne e i bambini erano radunati nella chiesa del paese a pregare mentre gli uomini in piazza come sentinelle, il fango purtroppo ha travolto parte delle abitazioni ma come sottolinea il Sig. Salvatore: “.....S Leo ci ha salvato dalla morte e dalla povertà....”.

Viene ricordato il primo miracolo che S. Leo fece, cioé quello di trasformare la pece in pane.Il lavoro di “picaro”: estraeva la resina dagli alberi dell'Aspromonte, la lavorava ricavandone la pece, la vendeva a Messina in quanto molto ricercata per impermeabilizzare le imbarcazioni e con il ricavato della vendita sfamava molti poveri.

Il pane: segno della rinascita, segno di condivisione, il miracolo della pece in pane di S. Leo, il Pane Eucaristico che come sottolinea l'apostolo Paolo: “..... il pane che spezziamo ci mette in comunione con il corpo di Cristo. Vi è un solo pane e quindi formiamo un solo corpo anche se siamo molti, perché tutti mangiamo quell'unico Pane”.

Una testimonianza che oggi ci deve far riflettere, sui cambiamenti climatici del nostro tempo e su quello che dobbiamo fare per proteggere il creato.

Eventi sempre più estremi distruggono il territorio: alluvioni, incendi, siccità, compromettono la sicurezza alimentare globale, occorrono scelte condivise e in controtendenza per assicurare nel futuro le prossime generazioni.

Al rientro dall'escursione nella chiesa dedicata a S. Leo in località Campi di Bova, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vicario foraneo di Bova don Leone Stelitano, ha dettato l'omelia il Vicario Episcopale  per la Cultura don Pietro Sergi ,erano presenti : don Ivan Iacopino parroco di Brancaleone Superiore e Staiti, il diacono Mario Casile direttore per l'ecumenismo, il diacono Andrea Viola membro dell'ufficio amministrativo dell'Arcidiocesi  e il Sig. Luciano Arillotta direttore dell'ufficio del lavoro.


PER APPROFONDIRE: Giornata del Creato a Reggio Calabria, il messaggio di papa Francesco


La condivisione del pranzo a cura delle comunità parrocchiali é stato un bel momento di convivialità: il pane é stato offerto dalla famiglia del Sig. Petrulli Salvatore, mentre  il companatico é stato offerto da tutti i partecipanti delle diverse comunità parrocchiali zonali.

A seguire sono stati proiettati dei video sulla  lavorazione del pane: dalla semina al prodotto finito, momento di riflessione e confronto.    

A conclusione della giornata  ad ogni partecipante è stato donato un pane da condividere in famiglia, con i vicini, con gli ammalati come si  faceva un tempo, segno di quella convivialità e solidarietà che appartiene alla cultura di questo lembo di terra chiamata: “Area grecanica”.

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