Avvenire di Calabria

Il momento presieduto dal monsignor Casile si è svolto nella Cappella del Santissimo Sacramento

Giornata dell’ostetrica, a Reggio Calabria preghiera in Cattedrale

Don Stefano Iacopino (Pastorale della Salute): «Il momento più bello è quando una mamma riceve dalle vostre mani suo figlio»

di Luigi Sorrenti

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Si celebra oggi la Giornata internazionale dell'ostetrica, istituita nel 1991. Il tema di quest'anno "Cento anni di progresso", slogan che sottolinea proprio il progresso raggiunto nell'ultimo secolo dalle ostetriche, il cui contributo è ancora oggi fondamentale per quello che è il dono della vita. Anche Reggio Calabria ha partecipato a questo momento, con un momento di preghiera in Duomo.

«Il momento più bello? Quando porgete il bambino alla mamma, che riceve suo figlio dalle vostre mani. Fatelo guardandovi negli occhi, guardando le mamme negli occhi le aiutate a vivere l’emozione del miracolo della vita. Non c’è gioia più grande per una madre, ed è il momento più bello anche per voi: la vostra è una missione non solo una professione». Si commuove don Stefano, neo direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, e deve interrompersi per provare a controllare la commozione con un sorriso, mentre le ostetriche lo aiutano con un applauso dal profondo del cuore.


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Momenti intensi stamattina nella Cappella del Santissimo Sacramento in Cattedrale, a Reggio Calabria, nell’occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica 2022.

L'altare della Cappella del Santissimo Sacramento

«O Dio, Amore immenso e fonte di vita, che mi scegliesti a collaborare con Te nella missione di partecipare alla nascita del Tue creature, concedimi di essere sempre promotrice di vita e mai strumento di morte», è l’incipit meraviglioso della preghiera delle ostetriche, e peccato che siamo stati in pochi fortunati ad ascoltarle mentre pregavano, a guardare i loro volti sprizzanti la gioia vera, e le voci emozionate.

Giornata delle Ostetriche a Reggio Calabria, parola d'ordine ricominciare

«Abbiamo voluto solennizzare questa giornata come segno di ripartenza, la ripresa del contatto in presenza con le mamme in attesa. E non c’è simbolo più significativo della benedizione delle mani», le parole della presidente delle Ostetriche cattoliche Enza Miceli. In effetti a guardarle durante il rito, si è avuta la sensazione precisa che quelle mani aperte stessero davvero manifestando il desiderio profondo, intimo, di ricevere l’acqua benedetta per ri-cominciare, ricominciare dalla benedizione di Dio, ricominciare a collaborare con lui.

Ripartenza, ha sottolineato la presidente, per dare un nuovo e più potente slancio alla collaborazione territorio-Ospedale: tra gli ospedali di primo livello Polistena e Locri, i Consultori che svolgono una preziosa opera di filtro, e il GOM, l’ospedale di secondo livello che prende in carico le gestanti dalla 36ma settimana. «Siamo impegnate a far si che le donne in attesa ci considerino accanto a loro sul territorio ben prima della nascita sin dall’inizio della creazione della nuova vita».  

Ostetriche reggina durante la lettura della Preghiera delle Ostetriche

La celebrazione è cominciata alle 11,00 nella Cappella del Santissimo Sacramento con le parole forti di monsignor Angelo Casile, moderatore di Curia. Le ostetriche sono state protagoniste della Storia della Salvezza, è il messaggio della Chiesa reggina per la Giornata internazionale dell’ostetrica: «Mosè deve la sua vita alle ostetriche che, mettendo a rischio la propria vita, si sono rifiutate di rispettare l’ordine del Faraone. Ma ricordate anche che siete come la Madonna, che certamente è stata accanto alla cugina Elisabetta quando è nato Giovanni il Battista».


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Parole, quelle di monsignor Casile, che legano il Cielo e la Terra, l’avventura umana del dono di sé, la via maestra per incontrare e fare incontrare il Donatore, il Dio della vita. «Al momento di essere ammessa quale membro della professione ostetrica, io mi impegno solennemente a consacrare la mia vita al servizio dell’umanità», sono le prime parole del Giuramento dell’Ostetrica rinnovato stamattina prima del rito della benedizione della mani.

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