Avvenire di Calabria

Il significato della ricorrenza che si celebra oggi istituita dodici anni fa dall'Assemblea generale delle Nazioni unite

Giornata mondiale dell’amicizia, il “dono” che salverà il mondo

Sull'argomento interviene spesso anche papa Francesco: «Avere amici ci insegna a capirci e a prenderci cura dell'altro»

di Redazione Web

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L'amicizia per favorire la pace tra i popoli. È questo l'intento con cui nel 2011 l'Assemblea generale delle Nazioni unite ha istituito la Giornata mondiale dell'Amicizia. Sull'amicizia intesa come dono è spesso intervenuto anche papa Francesco.

Giornata mondiale dell'amicizia, cosa significa e perché è nata

La Giornata internazionale dell'amicizia che è stata istituita dall'Onu nasce dall'idea che l'amicizia tra gli individui possa ispirare sforzi di pace e costruire ponti tra le comunità. Questa giornata mondiale, dunque, serve per riconoscere e diffondere la rilevanza dell'amicizia come sentimento nobile e prezioso nella vita di tutti.


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Il pianeta è afflitto da diversi conflitti che ne insanguinano ogni angolo. Attraverso l'amicizia, però, è possibile sviluppare forti legami di fiducia tra i popoli che possono contribuire ai cambiamenti necessari per costruire un mondo migliore.

Ce lo ricorda papa Francesco: «L'amicizia è un "dono" prezioso consegnatoci dal Signore»

Il tema dell'amicizia è un tema fondamentale. Spesso richiamato anche da papa Francesco. Sull'importanza di questo "dono" così il Santo Padre ebbe modo di dire nell'omelia della Messa presieduta a Casa Santa Marta il 14 maggio 2018: «Noi abbiamo ricevuto questo dono come destino, l’amicizia del Signore, questa è la nostra vocazione: vivere amici del Signore».

«Tutti noi cristiani - ancora le parole di papa Francesco - abbiamo ricevuto questo dono: l’apertura, l’accesso al cuore di Gesù, all’amicizia di Gesù. Il nostro destino è essere amici tuoi. È un dono che il Signore conserva sempre e Lui è fedele a questo dono».

Un concetto ribadito da Francesco anche nella sua Esortazione apostolica "Christus vivit" indirizzata, in particolare, ai ragazzi e alle ragazze del mondo, all'indomani del Sinodo dei Giovani del 2018.

«L’amicizia - ancora Bergoglio - è un regalo della vita e un dono di Dio. Attraverso gli amici, il Signore ci purifica e ci fa maturare. Allo stesso tempo, gli amici fedeli, che sono al nostro fianco nei momenti difficili, sono un riflesso dell’affetto del Signore, della sua consolazione e della sua presenza amorevole».


PER APPROFONDIRE: Fede è amicizia, l’esempio dei Padri della Chiesa


Ecco perché, «avere amici - per il Papa - ci insegna ad aprirci, a capire, a prenderci cura degli altri, a uscire dalla nostra comodità e dall’isolamento, a condividere la vita. Ecco perché "per un amico fedele non c’è prezzo"» (Sir 6,15).

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