Avvenire di Calabria

Quale significato assume la Giornata mondiale della Salute in una "periferia sanitaria" come il territorio diocesano di Oppido-Palmi?

Verso la Giornata della Salute, l’opinione dei Medici cattolici di Oppido-Palmi

Parla Salvatore Raso, neo presidente dell'Amci, l'associazione dei Medici cattolici per il territorio oppidese: «Scardinare logiche di potere»

di Salvatore Raso *

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Domani, 7 aprile, si celebrerà la Giornata mondiale della Salute: ma come si vive nelle periferie sanitarie? Nei abbiamo parlato col presidente dell'associazione dei Medici cattolici (Amci) della diocesi di Oppido Mamertina - Palmi.

Oppido - Palmi, le parole dei Medici cattolici in vista della Giornata della Salute

Georges Canguilhem sostenne che la salute riguarda l’abilità di costruire, da parte della società, nuovi e moderni valori. Il termine “valore” deriva dal latino “valere”, cioè star bene. E star bene vuol dire essere in pieno benessere e ciò non può prescindere dal senso di responsabilità.


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Da quel senso di responsabilità che riguarda non solo il semplice cittadino ma la società, configurandosi come bene personale e sociale, come raggiungimento di obiettivi di vita. La salute rappresenta una fondamentale risorsa per la società ma è anche e soprattutto risorsa fondamentale per la felicità, la serenità, il benessere dell’individuo. Circa la sanità nella nostra Regione è risaputo da tutti è una sanità quanto mai malata e non certo da poco. Una sanità considerata pascolo abusivo in una prateria immensa, mai gestita da nessuno, ove chi ha potuto e saputo ha ben approfittato.

Una situazione desolante

Un quadro disastroso tanto che un ex commissario ad acta, Massimo Scura, della Regione nel suo libro Calabria malata ha illustrato un quadro illegale di un sistema economico di malaffare in cui ‘ndrangheta, massoneria, politica, imprenditoria si sono via via intrecciati per accaparrarsi quanto più hanno potuto. E i cittadini? I poveri cittadini? Ai cittadini non è rimasto e non resta che soffrire, partire per altre regioni per farsi curare.

Basti pensare che tra le misure per sanare il disavanzo, il piano di rientro previsto dalla Regione Calabria richiedeva il taglio del 60% dei posti letto e la chiusura di ben nove ospedali nel cosentino, due nel vibonese, due nel catanzarese, sette nel reggino, mentre per due, Trebisacce e Praia a mare, trasformati in casa della salute, ci ha pensato la Giustizia amministrativa a riaprirli.


PER APPROFONDIRE: Eletto il presidente dei Medici cattolici per la diocesi di Oppido-Palmi


Cosa fare allora? Rimboccarci le maniche, abbandonare lo stato di rassegnazione e frustrazione che ci ha accompagnati e cominciare a lottare seriamente per ottenere una sanità migliore, moderna, più vicina alle esigenze della gente che soffre perché non si tratta di semplice e sola sopravvivenza ma di un agognato senso di libertà, di diritto alla salute.


* Presidente Amci Oppido Mamertina - Palmi

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