Calabria, diventa realtà la premialità per le imprese che resistono alla ‘ndrangheta
L’annuncio del presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Pietro Molinaro: «Oltre al valore simbolico, adesso anche valenza concreta».
"Abbiamo visto come uomini della 'ndrangheta riciclano soldi in società a Londra o appoggiandosi ad avvocati a Toronto, il resto lo fanno tramite commercialisti di agenzie specializzate. Questo significa che la ndrangheta non può fare a meno della classe dirigente, dell'aristocrazia, che consentono questa interfaccia". Lo dice il magistrato Nicola Gratteri, durante la presentazione del libro scritto insieme ad Antonio Nicaso, "Fiumi d'oro", che svela i legami tra 'ndrangheta e potere economico, nell'antisala dei Baroni del Maschio Angioino."Oggi", conclude Gratteri, "è più facile corrompere perché c'è più gente disposta ad essere corrotta".
L’annuncio del presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Pietro Molinaro: «Oltre al valore simbolico, adesso anche valenza concreta».
Il presunte responsabile è stato individuato dagli investigatori della squadra mobile. È un 33 enne originario di Montepaone, già in carcere per altri reati legati alla criminalità organizzata.
Una nuova idea per la gestione dei beni confiscati alle mafie. Per il Fai, affidarli alle imprese che hanno denunciato i clan può essere una soluzione per il loro riuso sociale.