Avvenire di Calabria

Siamo entrati nel reparto del Centro Nascita del Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria

Il Centro Nascita del Gom e l’eccellenza dell’umanità

In particolare abbiamo sentito le parole del primario della Neonatologia reggina, Isabella Mondello, che ci ha parlato del suo reparto.

di Federico Minniti

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Siamo entrati nel reparto del Centro Nascita del Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria. In particolare abbiamo sentito le parole del primario della Neonatologia reggina, Isabella Mondello, che ci ha parlato del suo reparto.

Gom, le voci dal Centro Nascita: parla Mondello

Isabella Mondello è il Direttore f.f. dell’UOC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria e Presidente Regionale della Società Italiana di Neonatologianeonatologa. L’abbiamo intervistata.

Le statistiche descrivono un inverno demografico. Dalla sua esperienza in reparto è davvero così?

L’inverno demografico è un problema che ha investito tutta l’Italia, non solo la Calabria. Basti pensare che nel 2022 le nascite in Italia sono state meno di 400.000, dato mai registrato prima d’ora ed in Calabria negli ultimi 5 anni il numero di nati si è ridotto da 14.574 (nel 2018) a 12.624 nel 2022. Parliamo di circa 2000 nascite in meno negli ultimi 5 anni in Calabria.


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Nei giorni scorsi si è celebrata la Giornata della Prematurità, come vengono gestiti i casi dei neonati pretermine nel nosocomio reggino?

Sulla prematurità non si sa molto; la prematurità è un problema del quale si viene a conoscenza nel momento c’è una nascita pretermine. Io dico sempre che quando nasce un neonato pretermine, nasce una famiglia pretermine, una famiglia cioè non preparata al problema prematurità. La Giornata mondiale della Prematurità è una giornata in cui si vuole fare una campagna di sensibilizzazione sul neonato pretermine e sui bisogni in modo da farlo conoscere a tutti o al maggior numero di persone al fine di evitare che altri genitori si trovino impreparati o quantomeno spiazzati di fronte ad una nascita pretermine.

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Ci può descrivere i “nuovi” genitori? Quali sono le paure che genericamente incontra e come si possono affrontare?

I nuovi genitori sono uguali ai genitori di 10 o 20 anni fa: molto preoccupati per i loro figli. Quello che cambia è che adesso le Terapie Intensive Neonatali sono aperte H24, quindi i genitori possono entrare in reparto H24 diventando parte integrante delle cure. Loro danno il latte ai loro figli, li toccano, stanno ore accanto alle termoculle in attesa di un piccolo cambiamento o di avere qualche notizia in più. Sono genitori più consapevoli, proprio perché più presenti. Una volta le Terapie Intensive Neonatali erano chiuse. I genitori potevano entrare solo in alcuni momenti e solo per poco tempo. Non riuscivano ad essere parte integrante delle cure. Era loro impedito dalle regole. Nel tentativo di proteggerli, si tenevano lontani anche dalla famiglia. Adesso per fortuna non è più così. La “zero separation” è ormai una prassi assodata. I genitori sono più presenti, forse anche più informati e più documentati rispetto al passato sui loro figli, ma non meno spaventati. Rispetto al passato sono sicuramente più informati e più aggiornati in quanto in possesso di strumenti che in passato non avevano. Sono molto attenti ed anche giustamente esigenti.


PER APPROFONDIRE: Denatalità in Calabria, tra precarietà delle giovani coppie e aiuti statali inconsistenti


Il Centro nascita del Gom rappresenta l’unico approdo per le partorienti del reggino. Qual è lo stato di salute del reparto e come si gestiscono i flussi?

Il Centro nascita del Gom non è solo l’unico centro nascita della città di Reggio Calabria, ma è anche centro Hub di tutta l’area Sud della Calabria, dove vengono inviate tutte le gravidanze a rischio e la Terapia Intensiva Neonatale del Gom riceve tutti i neonati con problemi nati presso gli altri centri Spoke dell’area sud della Calabria. Il reparto è attrezzato della più moderna tecnologia. Sono presenti ventilatori di ultima generazione che permettono di effettuare le tecniche ventilatorie più innovative per i neonati che ne hanno bisogno. È possibile effettuare ipotermia terapeutica per i neonati che ne hanno diritto, terapia con ossido nitrico per via inalatoria per i neonati che necessitano di tale supporto terapeutico. Esistono tutti i sistemi di monitoraggio ed è possibile affrontare qualunque emergenza neonatale.Non manca assolutamente niente. Tutti i dirigenti medici in organico sono dotati di subspecializzazioni e questo fa dell’equipe medica un team capace di affrontare tutte le patologie ad insorgenza neonatale. Anche gli infermieri, molti professionali e preparati permettono di lavorare in sicurezza offrendo al neonato un monitoraggio e controllo di livello. I flussi vengono gestiti mediante specifici PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) condivisi che prevedono un percorso dalla sala parto al Rooming-in per il neonato sano oppure alla Patologia Neonatale e/o Terapia Intensiva per il neonato con problemi.



Quale consiglio si sente di dare a una neo-mamma o a una donna in gravidanza in vista dei primi mesi col proprio bambino?

Di vivere la maternità in serenità. La gravidanza non è una malattia e non va vissuta come tale. Bisogna dedicarsi del tempo, alimentarsi bene, ritagliarsi degli spazi per il proprio benessere, fare delle belle passeggiate all’aria aperta e prepararsi all’evento nascita nel migliore dei modi, facendo anche un bel corso di preparazione al parto in modo da sapere affrontare al meglio travaglio e parto. Non bisogna arrivare al parto sfiniti, altrimenti si rischia di non riuscire a godere del momento nascita. La maternità è uno dei momenti più belli della vita, però bisogna essere nelle condizioni fisiche giuste per affrontarla al meglio, altrimenti non si gusta. Ultimo, ma non certo ultimo per importanza, tutelare il latte materno. Il latte materno è un alimento insostituibile che và tutelato, promosso e sostenuto sia per i bambini pretermine che a termine. Promozione, protezione e sostegno iniziano prima del parto, devono essere favoriti dal contatto pelle a pelle in sala parto e dal Rooming-in durante la degenza in ospedale.

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