
Don Vincenzo e la sua missione con i giovani: «Stare insieme»
Quella di don Vincenzo Attisano è la storia di un giovane sacerdote tra i giovani. Come per altri “don” la sua missione viene resa possibile anche grazie al sostegno ai sacerdoti.
Il leghista reggino Gelardi: «Salvini vuol dire buon governo». Il preside di Gioia Tauro analizza la vittoria col Carroccio. Ma spunta l’ombra dell’incandidabilità.
Giuseppe Gelardi è un preside di vecchio corso. La sua attività al servizio della scuola pubblica si sviluppa sul territorio della Piana di Gioia Tauro. Gelardi, accanto al mestiere dell’insegnante, non ha mai celato la sua passione per la politica. Da giovane una lunga militanza nei partiti della sinistra tradizionale, mentre l’ultima candidatura - nel 2020 - è stata tra le fila dell’Udc. Alle ultime regionali il passaggio alla Lega dove con le quasi cinquemila preferenza è risultato il primo degli eletti “soffiando” il seggio all’uscente, Tilde Minasi. La sua elezione, però, è velata da un’indiscrezione: secondo alcuni, Gelardi sarebbe ineleggibile poiché le sue dimissioni da dirigente scolastico sarebbero arrivate solo a spoglio concluso. Un cavillo burocratico sul quale l’eletto leghista non ha voluto commentare.
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La politica à cambiata. Certamente venti anni fa era problematico essere leghista nel meridione d’Italia e quindi a maggior ragione in Calabria. Oggi questa visione risulta ampiamente superata. È risaputo che Salvini mette sempre e comunque al primo posto gli Italiani. Pertanto, sono convinto che il buon governo leghista delle regioni, delle province e dei comuni del nord si possa, senza alcun timore attuare al sud e, ancor più, in Calabria.
No, non credo, anche perché si tratta di una nuova esperienza dove cambieranno le problematiche e le situazioni da gestire. Saranno quindi diverse le competenze richieste rispetto a quelle acquisite in ambito scolastico, precipuamente volte alla formazione dei giovani. Penso inoltre, che il nuovo ruolo vada metabolizzato e studiato per dare un apporto concreto alla risoluzione di annosi problemi che affliggono la nostra regione e, in particolar modo, la nostra provincia.
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In Calabria, come nel resto d’Italia, la scuola funziona bene. Naturalmente con punte di eccellenza e di mediocrità. Si deve intervenire radicalmente a livello strutturale sugli edifici che sono inadeguati ed al limite dell’agibilità, sulle dotazioni e gli strumenti laboratoriali, sulla rete internet e sulle palestre che vanno resi idonei alle esigenze della comunità educante. Per quanto riguarda l’università, finalmente la Calabria può vantare tre grandi realtà che non hanno nulla di meno rispetto alle altre distribuite sul territorio nazionale. A volte, per le motivazioni più disparate i nostri giovani scelgono di allontanarsi dalla nostra regione per frequentare università del Centro o del Nord Italia con un aggravio di costi per le famiglie. Tenuto conto dell’eccellente formazione che si può conseguire presso gli atenei calabresi, a mio modesto parere la fuga verso il centro nord rappresenta una sorta di spreco di tempo e di risorse psico-fisiche.
Facendo leva sugli Istituti tecnici e professionali che insieme agli Its avranno un ruolo determinante per sviluppare le competenze professionali ed il knowhow imprenditoriale dei giovani della nostra regione.
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È una festa particolarmente sentita che dà valore e impreziosisce il cammino di Avvento che stiamo vivendo. A Reggio, l’arcivescovo Morrone presiede questa mattina presso le Figlie di Maria Immacolata.
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