Avvenire di Calabria

Grande partecipazione per l'importante anniversario della realtà laica che da due decenni sostiene il cammino dei futuri presbiteri

Il Serra Club di Reggio Calabria compie 20 anni, una festa per le vocazioni

Tra celebrazioni e momenti di convivialità, ribadito il fondamentale apporto dato negli anni che ha consentito al Seminario di aprirsi alla città

di Redazione Web

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Grande partecipazione alla Festa dei 20 anni della Fondazione del Serra Club di Reggio Calabria. La manifestazione condotta dal professor Peppe Livoti si è svolta venerdì 10 novembre 2023 nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile Pio XI ed è stata aperta dal Coro San Paolo diretto dal maestro Carmen Cantarella.

20 anni a sostegno delle vocazioni, il compleanno del Serra Club di Reggio Calabria

Subito dopo l’esibizione del Coro San Paolo, c’è stato l’intervento del presidente del Serra Club di Reggio, Oreste Arconte. Egli, ha ringraziato l’arcivescovo Morrone per la sua presenza, il presidente Nazionale del Serra Club Intenational Italia, dottor Giuliano Faralli, il governatore del Distretto 77 Sicilia Calabria, notaio Gaetano Cammarata, i presidenti e i soci dei Club di Rossano, Oppido M. Palmi, Palermo Catania, Caltagirone ed Acireale. La stampa locale presente, i presidenti dei Lions Club, Rotary, Kiwani, Interact, Istituto Nazionale Azzurro, Rotaract, le Congregazioni Religiose maschili e femminile della Città. Agli ex Rettori del Pio XI monsignor Sasà Santoro e monsignor Demetrio Sarica ed a monsignor Santo Marcianò che non potendo essere presente ha invito una lettera: «Porto nel cuore, con tanta gratitudine al Signore, il ricordo degli anni in cui da Rettore del Seminario Arcivescovile Pio XI ho visto nascere il Club di Reggio; è stata fondamentale la partecipazione entusiasta e preziosa di tanti laici della nostra diocesi che ieri come oggi sono stati punti di riferimento e sostegno per il cammino formativo dei futuri presbiteri».


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Arconte ha concluso il suo intervento ricordando che in questi 20 anni il Seminario Pio XI ha formato ben 92 sacerdoti ed ha ribadito che il Serra Club è pronto a seguire i seminaristi non soltanto finanziariamente, come hanno sempre fatto, ma anche sul piano della affettività e dell’inserimento nella vita sociale e famigliare.

L'intervento dell'arcivescovo Morrone

Monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio-Bova ha parlato del celibato dei sacerdoti verso cui si indirizza la scelta dei seminaristi, caratterizzata dalla sobrietà e di uno stile di vita in cui si manifesta l’attesa dell’altro.

«Il Seminario cambia volto! Il volto del Seminario tridentino non è più quello di oggi, anche se noi ci portiamo dentro ancora quel modello», ha affermato monsignor Morrone.

«La storia della Chiesa è in continuo movimento e attualmente questo processo  è accelerato per cui la Chiesa, pur non adattandosi al mondo, deve stare in  questo mondo per annunciare il Vangelo. Dio ha bisogno di ciascuno di noi e, tra le tante vocazioni, la “serrana” nella Chiesa svolge un compito prezioso nel sostenere le vocazioni presbiterali».

Da qui, dunque, il «Grazie agli amici serrani di Reggio, ma anche agli altri amici di Rossano, di Oppido Palmi e di Sicilia che vivendo questa particolare chiamata in seno alla grande famiglia cristiana, si prendono cura di questi nostri giovani seminaristi  vocati, in un cammino di discernimento, ad essere,  a Dio piacendo,  nuovi presbiteri a servizio del popolo santo di Dio presente nella nostra Chiesa reggina bovese», ha concluso il presule.

Molto apprezzata è stata la relazione di suor Giuliana Luongo, Madre superiora delle FMA della Casa Salesiana di Modena e Direttrice dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile. La relatrice ha affrontano il complesso tema vocazionale dal titolo: «Chiamati ad accendere stelle. Elementi per una rinnovata comprensione della vocazione».

La dimensione vocazionale e il sostegno del Serra Club

Nella sua relazione suor Giuliana sottolinea che «L’attenzione alla dimensione Vocazionale-Missionaria-Sinodale della pastorale è quindi un’azione ecclesiale in cui tutta la comunità esprime il suo essere “Chiesa in uscita”. Per realizzare questo – ha aggiunto – sono necessarie alcune attenzioni: prima di tutto mettersi in ascolto della Parola, della realtà e dei giovani».


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Il Governatore Gaetano Cammarata ha ribadito con forza l’“essere serrano”, cioè essere aperti alla società civile. «Dobbiamo agire con umiltà, agire insieme, senza supponenza e senza presunzione, chi può dare di più lo dia; è meglio agire e sbagliare che non agire per paura di sbagliare».

L'intervento del presidente nazional del Serra Club Faralli

Il presidente Nazionale Giuliano Faralli ha mandato un messaggio chiaro: «Il Serra Club è una associazione laica d’ispirazione cattolica rispettosa delle istituzioni ecclesiastiche. È necessario avere una presenza nelle istituzioni diocesane, è indispensabile mantenerci in rapporto con il Vescovo, con il Seminario, con il Clero locale e conservare gelosamente il nostro carattere laico».

Dopo l’intervento di monsignor Antonio Morabito e del Rettore don Nino Pangallo il quale ha sottolineato la necessità di formare buoni e preparati formatori, un seminarista ha guidata gli ospiti in visita al Seminario rimanendo sbalorditi della sua bellezza. Nella Cappella Maggiore dedicata a San Paolo, l’arcivescovo Morrone ha presieduto la Santa Messa. Presenti monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo emerito e monsignor Antonino Denisi, Decano del Capitolo diocesano di Reggio Bova. La serata si è conclusa con un ricco buffet e il taglio della torta.

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