Avvenire di Calabria

Isola di Man: i leader delle Chiese cristiane contro la legge sul suicidio assistito. “Persone vulnerabili si sentiranno un peso per la società”

di Redazione Web

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“L’esistenza stessa di questa legislazione farà sì che, inevitabilmente, alcune delle persone più anziane, i portatori di handicap e i vulnerabili si sentiranno un peso per la società. Non solo. Riteniamo che la nuova normativa metterà sotto pressione i membri di queste categorie che si sentiranno obbligati a porre fine alla propria vita”. Con queste parole, contenute in un comunicato diffuso dall’arcidiocesi cattolica di Liverpool, alla quale appartiene il territorio autonomo britannico dell’Isola di Man, i leader delle chiese cristiane dell’isola hanno commentato l’approvazione, da parte del parlamento locale, della legge che dà il via libera al suicidio assistito. Entrando nel merito della legge, che apre al fine vita, per la prima volta nelle Isole britanniche, i leader cristiani dell’Isola di Man dicono di sperare che “nella fase di implementazione si provvederà a incaricare un assistente sociale o una figura analoga del compito di segnalare situazioni nelle quali persone fragili vengano costrette a ricorrere al suicidio assistito”. “Abbiamo lavorato insieme, facendo azione di lobby presso i membri del parlamento e organizzando incontri pubblici, parlando con un’unica voce contro questa legislazione”, scrivono ancora i leader cristiani. A firmare il comunicato sono, oltre all’arcivescovo cattolico di Liverpool Malcolm McMahon, rappresentanti della Chiesa di Inghilterra, della Chiesa Metodista, delle Chiese Riformate Unite, della Chiesa Battista, dell’Esercito della Salvezza, della Chiesa protestante “Living Hope” e della Chiesa pentecostale Elim Onchan.

Fonte: Agensir

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