Avvenire di Calabria

La Chiesa calabrese in cammino

Verso il Convegno ecclesiale regionale del 2021

Franco Liporace

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Prosegue il cammino di tutti gli uffici pastorali della regione ecclesiastica della Calabria, in seno alla Conferenza episcopale calabra, coordinati dalla Commissione per la Dottrina della fede, Annuncio e Catechesi, verso il Convegno Ecclesiale Regionale sul tema della «Comunità ecclesiale grembo che genera alla fede». In uno stile sinodale di condivisione fraterna e di ascolto laboratoriale, che vede il coinvolgimento anche di diversi laici, tanti sono stati gli appuntamenti che hanno segnato questo tempo davvero ricchissimo per la Chiesa locale. Con l’aiuto e il contributo dei tre diversi istituti teologici (Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria), accompagnati da un Coordinamento Regionale che vede i rappresentanti di tutte le commissioni, si è giunti all’elaborazione di un Instrumentum laboris, presentato e consegnato il 31 gennaio scorso, da monsignor Giuseppe Satriano, vescovo delegato, a tutti i vicari delle diocesi e ai responsabili dei diversi uffici pastorali della Regione. Questo strumento permetterà, ai singoli e alle varie commissioni ed équipe diocesane, di vivere un confronto che confluirà nell’impegno delle due Assemblee di Metropolia. Esse avranno il compito di arricchire e meglio enucleare il tema che si andrà ad affrontare al Convegno. Sono già state rese note le date della prima assemblea di metropolia a cui parteciperanno tutte le équipe delle rispettive diocesi. Per la metropolia di Catanzaro ci si è incontrati ieri sabato 22 febbraio; per la metropolia di Cosenza sabato 29 Febbraio e per la metropolia di Reggio Calabria sabato 14 Marzo.

Il testo dell’Instrumentum laboris è strutturato in quattro piccoli capitoli e mira a presentare alcune sfide pastorali, nel tentativo di aiutare le nostre comunità ad essere capaci di divenire grembo generativo di fede, di speranza e di carità per gli uomini del nostro tempo. Partendo da una icona biblica che invita a riconoscere in Cristo la Pietra angolare, scelta e preziosa e uniti a Lui tutti noi le pietre vive, impiegate per la costruzione di un edificio spirituale che è il Popolo di Dio, il testo si muove su due prospettive e inquadrature: quella antropologico–culturale e quella ecclesiologica. Attraverso uno sguardo antropologico, a cura di alcuni esperti in materia, viene analizzato il contesto calabrese, cercando di far emergere lo specifico di un territorio ricco di storia e tradizioni, di fede e cultura. Prendendo in esame alcuni processi culturali che hanno segnato l’inculturazione della fede nei nostri ambienti, a cominciare dal monachesimo che pone alla base dell’identità calabrese la vocazione contemplativa, il tentativo è quello di far emergere i punti di forza, le ferite e i nodi per l’evangelizzazione della nostra gente di Calabria.

Nel capitolo successivo vengono presentate le coordinate ecclesiologiche per una coscienza di chiesa, nel cammino tracciato dal Vaticano II e a partire soprattutto dal magistero di Papa Francesco cogliendo l’urgenza di un rinnovamento così come ben delineato nell’enciclica Evangelii Gaudium. Vengono presentate alcune note fondamentali di un vocabolario di chiesa generativa, sinodale e comunionale, che trova nell’Eucarestia la sua identità e missione. Queste prospettive di riflessione mirano a focalizzare l’attenzione sulle sfide pastorali, individuate come percorsi di confronto per il lavoro da svolgere nelle assemblee. Quattro sono le sfide decisive emerse su cui si va costruendo un percorso: quale modello di Chiesa, la comunicazione della fede, l’essere adulti nella fede, rilanciare l’iniziazione cristiana. È iniziata una bella e trepidante gestazione, dentro un avvincente cantiere aperto, nel quale sperimentiamo un bel respiro di Chiesa.

* direttore Commissione Dottrina della fede, annuncio e catechesi della Cec

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