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Le Immacolatine al servizio dei minori a rischio di Reggio Calabria. Arrivate in città nel 1898, da vent’anni esatti sono un “punto fermo” nel welfare cittadino. Nei giorni scorsi hanno ricevuto anche la visita dell'assessore comunale alle Politiche sociali, Delfino.
Vent’anni di impegno al servizio della comunità, nel segno dell’accoglienza, della solidarietà, della promozione di percorsi educativi rivolti a soggetti in difficoltà, in condizioni di svantaggio socio-economico e di minori allontanati dalle famiglie di origine. Un cammino iniziato nel 2002 e che oggi prosegue con rinnovato slancio sul terreno dell’inclusione sociale, affrontando le problematiche del quotidiano e volgendo lo sguardo sempre verso coloro che vivono in condizioni di disagio e marginalità.
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Un traguardo importante quello raggiunto dalla struttura per minori delle Suore “Immacolatine” di Catona (storico istituto della città di Reggio Calabria fondato nel 1898) che dal 2002 svolge il servizio diurno di pronta accoglienza per minori e giovani dai 0 ai 15 anni in convenzione con il Comune e a supporto del Tribunale minorile, dei servizi sociali territoriali e delle forze dell’ordine, nel quadro di percorsi di accompagnamento alla crescita in regime residenziale. «Un traguardo che è doveroso sottolineare e celebrare per come merita», afferma l’assessore comunale al Welfare e Politiche della famiglia, Demetrio Delfino che si è recato in visita presso la struttura di Catona insieme alla responsabile del Servizio minori, Mariagrazia Marcianò. «Una struttura – evidenzia l’assessore Delfino – che negli anni si è resa protagonista di esperienze e modelli educativi in grado di cambiare, in positivo, le storie, i destini e i vissuti personali di tantissimi bambini, ragazzi e naturalmente delle loro famiglie».
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All’incontro presente la responsabile del servizio, suor Maria Luisa: «Come istituzioni e come comunità educante, siamo tutti chiamati a rilanciare concretamente l’impegno quotidiano a sostegno di queste realtà - conclude l’assessore Delfino – nella piena consapevolezza che solo garantendo diritti e pari opportunità a tutti, a cominciare proprio dai minori, sia davvero possibile costruire una società più equa e giusta».
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