Avvenire di Calabria

L’assessore al welfare traccia la “road map” dei servizi destinati a famiglie in difficoltà e persone vulnerabili

Welfare, l’impegno di Lucia Nucera: «Reggio più solidale, vi spiego come»

L'esponente della giunta Falcomatà: «Dalle donne, ai bambini, agli anziani e non autosufficienti. Ancora più servizi per le fasce deboli»

di Redazione Web

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In questa pagina vi riproponiamo l'intervista all'assessore alla città inclusiva e solidale Lucia Nucera, riconfermata nella giunta del cosiddetto "terzo tempo" di Giuseppe Falcomatà, pubblicata domenica scorsa sulle pagine del settimanale Avvenire di Calabria, in edicola con il quotidiano nazionale Avvenire.

👇 Ascolta l'episodio del Podcast Good Morning Calabria con Lucia Nucera

Reggio Calabria, Lucia Nucera presenta il modello di Welfare della città

Lucia Anita Nucera ritorna alle politiche sociali di Reggio Calabria dopo quasi 4 anni nelle vesti di assessore alla Città inclusiva e solidale nella nuova giunta Falcomatà.


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Un ritorno, afferma, che «sancisce la ripresa di un lavoro a favore dei cittadini e offrire risposte concrete a chi ha bisogno».

Per rendere Reggio Calabria una città più inclusiva e solidale, su quali nuovi servizi state puntando?

Superata la fase critica del piano di rientro decennale e ampliata la pianta organica, si è impressa un’accelerazione ai progetti a tutela di donne, bambini e anziani, offrendo supporto economico, psicologico e sociale. Come settore Welfare la rete dei poli sociali che insieme alla sede del Cedir opera sul territorio comunale, sarà presto ampliata con un quinto presidio 

Disagio sociale e povertà educative, restano una emergenza soprattutto in alcuni quartieri più difficili. Quali azioni state adottando soprattutto a tutela dei minori?

Innanzitutto coinvolgendo le famiglie in percorsi specifici per minori a rischio, con le scuole che fanno da sentinella importante rispetto alle situazioni di disagio. Sono tanti i casi nascosti, ma invitiamo le famiglie a usufruire dei nostri servizi di assistenza domiciliare, supporto socio-educativo, centri diurni, ludoteche e spazi di aggregazione. Cerchiamo sempre di rispondere a nuovi bisogni. Presto apriremo un nuovo centro diurno anche nella zona nord.

In questo contesto, quale è il ruolo degli asili nido?

Sono un supporto essenziale per le famiglie. Dal 2017, abbiamo ampliato significativamente l’offerta. Siamo passati da zero posti a 125 nelle tre strutture situate nei quartieri di Archi, Gebbione e presso il nido aziendale del Cedir. Stiamo costruendo altri due asili nei quartieri di Arghillà e Gallico, in attesa di un bando del Pnrr che ci permetterà di consolidare la nostra rete di servizi di prossimità con ulteriori nidi a Pellaro e Modena-Ciccarello.

Povertà sempre più sommerse a Reggio. Come intendete affrontarle nella loro complessità?

Per le famiglie in difficoltà abbiamo attivato due empori della solidarietà e stiamo erogando vari bonus, con nuovi bandi in arrivo. Per i senza fissa dimora, abbiamo messo a disposizione una casa di accoglienza e un servizio dedicati nella zona di Condera, oltre ad aver istituito l’unità di strada che sarà presto potenziata con altri servizi.

Una categoria spesso dimenticata sono gli anziani...

Come settore abbiamo sempre guardato alle loro esigenze. Oltre all’assistenza domiciliare continua 12 mesi su 12 , la consulenza familiare e supporto tramite amministratori di sostegno, e le strutture residenziali e semiresidenziali e il contributo al trasporto per non autosufficienti, altri servizi si aggiungeranno per stare accanto ai nostri nonni.


PER APPROFONDIRE: Tributi a Reggio Calabria, Battaglia: «Verso un sistema più equo, non escludiamo il baratto amministrativo»


Penso ai tre Alzheimer Cafè, al sostegno ai caregiver, e iniziative per l’invecchiamento attivo, incluso l’avvio di dieci centri di facilitazione digitale.

Ci sono altre priorità?

Dal 2017, ho dato priorità al supporto alle donne, culminato con l’apertura della casa delle donne, un servizio a cui tengo moltissimo e nei giorni scorsi divenuta realtà. Insieme a questa, avremo un’altra struttura in fase di completamento nella zona nord. Il servizio prevede anche la presa in carico dei minori figli delle vittime, offrendo anche a loro un’assistenza mirata e completa.

Per una città più inclusiva e solidale quanto è fondamentale il ruolo della Chiesa?

Parrocchie e volontari sono una presenza preziosa. Offrono, attraverso i loro servizi quotidiani, un aiuto fondamentale agli ultimi del nostro territorio. Hanno giocato un ruolo chiave durante eventi critici come gli sbarchi di migranti e la pandemia, meritevoli di profondo ringraziamento. La Chiesa rappresenta un pilastro imprescindibile per la nostra comunità, dimostrando l’importanza della collaborazione per il benessere di tutti.

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