di Enzo La Piana
Due cuori e una capanna? Macché! Il 14 febbraio, giorno degli innamorati per antonomasia, con il suo tipico consumismo sfrenato, anche la festa di San Valentino è stata surclassata dalla mania incontrollata di spendere e spandere in beni di ogni genere, cene nei migliori ristoranti e chi più ne ha più ne metta. San Valentino, è un giorno da condividere con il proprio partner, che non per forza esige sfarzo e lusso, tutt’altro. Piuttosto bisognerebbe fare in modo che questo giorno, non si riduca esclusivamente al 14 febbraio, ma che faccia parte cristianamente ogni giorno della famiglia e della vita di due persone. Don Giovanni Zampaglione, da qualche anno ha deciso di porre l’accento e dare a questa giornata un tocco di spiritualità. “Ho convocato personalmente, dice il parroco, tutti i futuri sposi che convoleranno a nozze nel 2017 e 2018 e dopo un momento di preghiera e incontro abbiamo preparato insieme la liturgia della domenica”. La riflessione, è stata posta su tre parole che Papa Francesco utilizza spesso: Permesso, Grazie, Scusa. Nel ricordare a tutti quanto sia importante Santificare il Giorno del Signore, visto che ognuno di noi ha sei giorni da dedicare a se stesso e agli amici, almeno la Domenica, puntualizza don Giovanni, “ricarichiamo le batterie tenendo compagnia al Signore”. Durante la celebrazione della Messa della domenica, alla presenza di tantissime coppie e di fidanzati presenti, nello spezzare la Parola di Dio, don Zampaglione ha ricordato che dove c'è amore, c'è anche fedeltà, comprensione, generosità e capacità di perdono. Citando Papa Francesco, il parroco ha concluso con queste parole: Uomo e donna non sono uguali, nè uno è superiore all'altro, ma è la donna e non l'uomo a portare l'armonia che fa del mondo una cosa bella. Alla fine della S.Messa, a ricordo della giornata, è stata consegnata a tutti l'immaginetta con le tre parole di Papa Francesco: Permesso, Grazie, Scusa, tre parole fondamentali del rispetto reciproco e dei valori dell’unione familiare.