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Visita pastorale nel cuore del Niger per l'arcivescovo ordinario militare per l'Italia monsignor Santo Marcianò che ha anche consacrato un nuovo edificio sacro dedicato all'indimenticato papa, Giovanni Paolo II.
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Una Chiesa dedicata a San Giovanni Paolo II nel cuore del Niger. Costruita nella capitale Niamey, presso la Base Italiana della Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger, denominata “Misin”. È stata inaugurata, consacrata e dedicata al Santo Pontefice scomparso nel 2005 con una suggestiva cerimonia solenne celebrata dall’Arcivescovo ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò, in visita pastorale nello stato africano.
Hanno concelebrato la funzione religiosa l’Arcivescovo Metropolita di Niamey, monsignor Djalwana Laurent Lompo; il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Niamey, don Anthony Coudjofio. Insieme a loro, il 1° Cappellano Militare Capo della Misin, don Fausto Amantea; il Cappellano Militare del Contingente Francese, don Charles Joseph Henri Troesch e altri sacerdoti.
La Chiesa è un angolo di preghiera nella base italiana in Niger che renderà possibile per tutti la partecipazione all’Eucarestia. È un simbolo di unità spirituale e della missione di cooperazione bilaterale che l'Italia ha instaurato con le autorità e la comunità locale del Niger. Un saldo legame attraverso il quale il personale italiano affronta con successo le sfide legate alla sicurezza, la salute e lo sviluppo.
All’interno dell’altare hanno trovato collocazione le Sacre Reliquie di San Carlo Lwanga e di Santa Teresa di Calcutta. Al termine della solenne concelebrazione liturgica è stato siglato un gemellaggio tra l’Arcidiocesi Metropolita di Niamey e l’Ordinariato Militare in Italia.
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«Se è vero che il Niger è un paese a prevalenza musulmana - ha detto nell’omelia monsignor Marcianò – è anche vero che è un paese di fede».
«Dentro questa visione ampia della fede, porre un segno che caratterizzi la nazione che qui opera, l’Italia, credo sia qualcosa di estremamente civile, profetico e che segna questo progresso della mentalità dell’apertura del cuore, dell’intelligenza del cuore. Dobbiamo parlare di fratellanza all’interno delle diverse fedi che si professano», ancora le sue parole.
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