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“La missione dell’artista è ‘scoprire e rivelare quella grandezza nascosta, farla percepire ai nostri occhi e ai nostri cuori’”. Lo scrive il Papa nel testo dell’omelia della messa per il Giubileo degli artisti e del mondo della cultura, letto dal card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, che ha presieduto la celebrazione nella basilica di San Pietro al posto del Pontefice, ricoverato al Gemelli. Citando il gesuita e poeta inglese Gerard Manley Hopkins, Francesco parla di “un’eco di piombo” e di “un’eco d’oro” presenti nel mondo. “L’artista è sensibile a queste risonanze e, con la sua opera, compie un discernimento e aiuta gli altri a discernere tra i differenti echi delle vicende di questo mondo”, scrive il Papa. “Gli uomini e le donne di cultura sono chiamati a valutare questi echi, a spiegarceli e a illuminare la strada su cui ci conducono: se sono canti di sirene che seducono oppure richiami della nostra umanità più vera. Vi è chiesta una sapienza per distinguere ciò che è come ‘pula che il vento disperde’ da ciò che è solido ‘come albero piantato lungo corsi d’acqua’ ed è capace di dare frutto”.
Fonte: Agensir