La Congregazione per il Clero ha rigettato il ricorso gerarchico presentato dalla Fondazione "Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime" di Paravati contro il decreto vescovile emanato da monsignor Luigi Renzo, pastore della Chiesa di Mileto-Nicotera-Tropea.
Il ricorso gerarchico, avanzato dalla Fondazione, è stato ritenuto "improponibile" dal Prefetto della Congregazione per il Clero, cardinale Beniamino Stella, il quale ha espresso un consiglio formale al vescovo Renzo invitandolo "a seguire da vicino la vicenda della Fondazione cercando di trovare, quanto prima, un accordo pacifico al fine di dotare l'Ente di un nuovo e legittimo Statuto".
Parimenti, il cardinale Stella ha inviato un lettera dello stesso tenore alla Fondazione di Paravati sottoponendo le motivazioni del rigetto del ricorso gerarchico e invitando gli stessi "ad adoperarsi, in obbedienza al vescovo, per una soluzione condivisa".
Nel ricorso gerarchico, poi respinto dalla Congregazione per il clero, la Fondazione "Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime" aveva impugnato la pronuncia di illegittimità promulgata dal vescovo nei confronti degli atti deliberativi dagli organi statutari della Fondazione tra il gennaio e il febbraio 2018 fino a giungere alla sospensione, sempre per volere del vescovo Renzo, dell'assemblea dei soci fondatori avvenuta lo scorso 10 marzo 2018. Secondo il Prefetto Stella, il ricorso non può essere accolto in quanto "si rileva che a partire dal primo agosto 2017, la Fondazione continua a esistere dal punto di vista canonico in quanto non è stata soppressa dalla competente Autorità, ma risulta essere priva degli organi di governo proprio per la mancanza di uno Statuto valido. Dunque, a livello canonico, ogni attività svolta dai presunti organi della Fondazione, compreso il Presidente, a partire dalla data del primo agosto 2017, è da riternersi illegittima".