
Infanzia violata, don Di Noto: «Amare non è abusare»
Abbiamo intervistato il fondatore dell’Associazione Meter in occasione della 28ª Giornata dei bambini vittime della violenza che inizia il 25 aprile.
Don Fortunato Di Noto analizza i dati del 2022 in occasione della Giornata nazionale di lotta alla pedofilia e pedopornografia.
«Sono tanti 26 anni della Giornata Bambini vittime, ma è tanto il bene che in questi decenni si è profuso nei confronti delle vittime di abuso, di pedofilia e pedopornografia» lo afferma don Fortunato Di Noto.
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«Un tristissimo fenomeno, - prosegue il sacerdote -grave e devastante, che non può mai essere sottostimato in Italia e nel mondo. Dobbiamo continuare, non solo ad indignarci, qualcuno anzi non si indigna affatto, ma continuare quest’opera di liberazione da queste nuove forme di schiavitù. Perché di questo si tratta».
Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, commenta così «un importante appuntamento che va oltre la semplice commemorazione ma è un permanente impegno contro ogni forma di abuso, di pedofilia e pedopornografia che vengono perpetrati nei confronti dei minori».
PER APPROFONDIRE: Pedofilia, il Papa: «La Chiesa chieda perdono alla vittime»
Nel 2021 sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia postale, con un incremento del 47% rispetto all'anno precedente. In crescita anche il numero dei minori, 531, approcciati sul web da adulti abusanti. La fascia più a rischio delle vittime è tra i 10 e i 13 anni, ma crescono anche i casi di adescamento online dei bambini nella fascia 0 - 9 anni.
Abbiamo intervistato il fondatore dell’Associazione Meter in occasione della 28ª Giornata dei bambini vittime della violenza che inizia il 25 aprile.
Il monito del Papa durante l’udienza con i membri della Pontificia commissione per la Tutela dei Minori. L’invito: «La Chiesa si sforzi a diventare esempio d’accoglienza».
L’associazione “Meter” snocciola i dati relativi a pedofilia e pedopornografia in Italia nel 2023: una macchia indelebile. Dalle parole di don Fortunato Di Noto si evince come la problematica, seppur uscita dai radar mediatici, sia tutt’altro che debellata.