Avvenire di Calabria

La già particolare esperienza di carità e fede vissuta all'insegna di un importante traguardo raggiunto

Pellegrini a Lourdes celebrano i 120 anni di Unitalsi, oltre un secolo di amore e servizio

Il presidente nazionale Rocco Palese annuncia per le celebrazioni una "peregrinatio Mariae" in giro per l'Italia

di Redazione Web

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È un momento particolare quello vissuto proprio in questi giorni dai pellegrini Unitalsi a Lourdes, anche da coloro che sono partiti da Reggio Calabria, a bordo del Treno Bianco, lunedì scorso (25 settembre).

Unitalsi, 120 anni di storia e servizio

L'Unitalsi proprio in questi giorni taglia un importante traguardo. Compie infatti 120 anni. Ma il presidente Rocco Palese più che di traguardo preferisce parlare di «una tappa che ci spinge ad andare avanti nella nostra missione».


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Da Lourdes, dove oggi si conclude il pellegrinaggio nazionale 2023, Rocco Palese racconta l'esperienza passata e recente dell'Unitalsi. «Quanti volontari, sorelle d'assistenza, barellieri, medici, in 120 anni hanno dato cuore, speranza, ali e gambe alla nostra Unitalsi», ha detto al Sir.

Stazione di Reggio Calabria, il Treno bianco Unitalsi

In questi giorni, anche i tanti pellegrini, tra volontari e ammalati, partiti dalla Calabria, hanno pregato e ricordato che «il Signore opera cose grandi attraverso le persone umili che cariche di fede offrono il loro servizio gratuito per poter dire sempre, siamo servi inutili», ancora la testimonianza di Palese.

Una stagione di rinascita

Già la ripresa dei pellegrinaggi dopo la parentesi del Covid ha contribuito a restituire speranza. Guardando ai numeri attuali, oggi si può parlare di una vera e propria stagione di rinascita.

A Lourdes sono arrivati in più di 4mila tra ammalati, disabili, sacerdoti e volontari, con 4 treni, 11 aerei e 5 pullman. Nemmeno gli scioperi delle ferrovie francesi li hanno fermati. «Chi porta addosso la sofferenza ha una grande voglia di vivere che spesso sembra mancare a chi, invece, è considerato sano», ancora il presidente Unitalsi.

Esperienza di carità e fede

Durante i giorni dell'ultimo pellegrinaggio, volontari e ammalati provenienti dall'Italia hanno potuto rinnovare quella che oltre ad essere un'esperienza di carità e una forte esperienza di fede e condivisione. In particolare, il 28 settembre è stata celebrata una messa nella Grotta delle apparizioni di Massabielle con un Atto di affidamento dell'Unitalsi alla Madonna.


PER APPROFONDIRE: Ritorno da Lourdes, un’esperienza di preghiera e carità


Il ritorno in Italia dei pellegrini, sarà seguito dall'inizio di una "peregrinatio Mariae". Fino a Pasqua, un'immagine della Vergine di Lourdes che ricorda quella portata nella processione aux flambeaux nella spianata del santuario sarà portata in giro in tutte le regioni italiane.

Volontari Unitalsi in partenza da Reggio Calabria

Si partirà dalla sezione Romana-Laziale. Significativa sarà l'udienza concessa da Papa Francesco in Vaticano il prossimo 14 dicembre.

Il pellegrinaggio a Lourdes "cuore dell'Unitalsi"

Secondo le stime sarebbero oltre 18 mila i pellegrini giunti a Lourdes dall'Italia con l'Unitalsi nel 2023. Lourdes con la grotta di Massabielle, in particolare, sono la genesi della storia di carità e di servizio che anima la missione dell’Associazione sin dal 1903.
Oltre 115 anni fa, spiegano dall’Unitalsi, il giovane nobile Giovanni Battista Tomassi, affetto da artrite deformante irreversibile, decise di dare vita all’Unitalsi dopo aver preso parte ad un pellegrinaggio a Lourdes e capito, pur non avendo ottenuto alcuna guarigione, l’importanza del messaggio mariano di conforto e speranza per chi soffre.

L’intento del giovane Tomassi, infatti, era quello di togliersi la vita nella città mariana qualora non avesse ricevuto alcuna guarigione. Il vero miracolo «fu quello della fede, della speranza, dell’amore, del conforto e della serenità. Gli stessi sentimenti che ancora oggi accompagnano l’animo di chi partecipa ad un pellegrinaggio a Lourdes».

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