Oggi vi raccontiamo una bella storia di volontariato e riscatto sociale: protagonisti i ragazzi di Plastic Free Reggio Calabria.
Plastic Free, volontari e detenuti insieme per una Reggio Calabria più pulita
Con la loro azione, infatti, i giovani ambientalisti stanno riuscendo a coinvolgere diversi attori del territorio, compresa la Chiesa
di Federico Minniti
12 Luglio 2023
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Oggi vi raccontiamo una bella storia di volontariato e riscatto sociale: protagonisti i ragazzi di Plastic Free Reggio Calabria. Con la loro azione, infatti, i giovani ambientalisti stanno riuscendo a coinvolgere diversi attori del territorio, compresa la Chiesa.
Reggio Calabria, l'impegno di Plastic Free per la Casa comune
Plastiche e microplastiche rappresentano un vero e proprio “cancro” per le acque del nostro mare. Una criticità creata dall’incuranza dell’uomo o, in alcuni casi, dalla cecità che alcuni affari comportano.
Un discorso tristemente complicato, ma che trova in un cumulo di volontari, il cui numero è crescente, una bella risposta di cittadinanza attiva. Stiamo parlando di Plastic Free che, da due anni, si sta radicando anche a Reggio Calabria grazie alla buona volontà di alcuni ragazzi come Serena Pensabene che ne è la presidente.
Una “generazione-Greta” che, ai proclami, preferisce l’azione dei clean up e la formazione a scuola e in alcuni gruppi parrocchiali.
Il mese di luglio, inoltre, ha presentato un doppio appuntamento: il 3 luglio è stata la Giornata mondiale senza sacchetti di plastica e il 5 luglio si è bissata la riflessione con la Giornata di azione europea per la raccolta dei coperchi di plastica.
Un doppio appuntamento che ci ha portato al confronto con Serena e gli altri ragazzi di Plastic Free di Reggio Calabria: tra le belle storie che sono emerse ce ne è una che ci ha particolarmente colpiti.
Una sinergia con alcuni Istituti penitenziari di Reggio Calabria che hanno permesso delle attività in condivisione tra i volontari e i detenuti. Un bel momento di riscatto sia per il territorio, con la bonifica dalle plastiche, sia per i carcerati che si sono potuti rendere utili alla causa comune.
Plastic Free, ci puoi raccontare la vostra esperienza d’impegno sul territorio?
L’esperienza di Plastic Free a Reggio Calabria nasce nel 2021, nonostante l’emergenza Covid in corso. Da subito abbiamo avuto una grande risposta da parte della cittadinanza, per questo motivo abbiamo deciso di continuare il nostro impegno non soltanto tramite attività di pulizia e rimozione di plastica dalle nostre spiagge, ma anche e soprattutto con eventi di sensibilizzazione nelle scuole, dedicate ai bambini e ragazzi degli istituti di ogni ordine e grado. In questi due anni, infatti, abbiamo realizzato più di 30 appuntamenti di Clean up lungo le coste reggine e sensibilizzato più di 2000 studenti, coinvolgendo decine di istituti scolastici sul territorio.
Che tipo di adesioni e che tipo di “resistenze” trovate durante le vostre campagne? Come rispondono i reggini alle vostre iniziative?
I reggini, nella maggior parte dei casi, rispondono “presente”. Abbiamo ormai consolidato una fitta rete di persone piene di energia che ci seguono ad ogni raccolta. Siamo arrivati a raggiungere più di 100 volontari per singolo evento. Questi numeri non possono che incoraggiarci a fare sempre di più per il nostro ambiente.
Chiaro è che continuiamo ancora a combattere contro l’inciviltà di molti, di coloro che non conoscono l’importanza del bene comune, di coloro che continuano ad inquinare, a bruciare immondizia, a creare micro discariche in città.
Con loro il dialogo è più duro ma non abbiamo intenzione di fermarci e proveremo a portarli dalla nostra parte. Sensibilizzare le nuove generazioni crediamo sia un’arma potente e siamo ben felici di contrastare l’inciviltà con l’informazione e la cultura.
Ci sono delle azioni in sinergia con scuole e agenzie formative del territorio (parrocchie, associazioni, ecc.) e la vostra Organizzazione?
Il progetto “Plastic Free nelle scuole” è stato particolarmente appezzato non soltanto dai diversi istituti scolastici ma anche da gruppi scout, parrocchie e da altre associazioni del territorio.
È nata inoltre una bella collaborazione con l’Associazione Seconda Chance, associazione del terzo settore che fa da ponte tra carceri e aziende per creare opportunità di reinserimento.
L’evento di Clean up, organizzato sul lungomare di Palmi, ha visto protagonisti i detenuti degli istituti penitenziari di Locri, Palmi e Laureana di Borrello, accompagnati dai tutor, dalla referente di Reggio Calabria dell’Associazione Seconda Chance e da più di 50 volontari Plastic Free. L’esperienza ha avuto un forte valore formativo per tutti noi, dandoci la possibilità di andare oltre le nostre aspettative.
Fino ad oggi qual è stata l’esperienza che ti ha segnata in Plastic Free?
Sicuramente incontrate i bimbi nelle scuole mi ha insegnato tanto. Plastic Free ormai è come una grande famiglia per me ed in quanto tale ho decine di esperienza gelosamente custodite nel cuore.
Per citarne solo alcune, relative a questo ultimo anno, mi viene subito in mente l’esperienza vissuta con la sezione pugliese, a Castro Marina, durante la quale abbiamo rilasciato in mare 4 esemplari di caretta caretta che erano ricoverate presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Calimera, con cui collaboriamo.
Così come anche la premiazione dei Comuni Plastic Free, svolta a Palazzo Re Enzo a Bologna, a marzo; o ancora la presentazione di 5 proposte Plastic Free a Palazzo Montecitorio, lo scorso maggio. Insomma, l’elenco è davvero lungo.
Se ti potessi rivolgere a un giovane reggino, quali sarebbe i tre motivi per cui dovrebbe partecipare a una vostra campagna?
Plastic Free non è soltanto pulizia delle spiagge. Plastic Free è conoscere nuove persone, fare nuove amicizie, crescere a livello personale. Come già detto, non si tratta di un’associazione ma di una grande famiglia.
C’è una grande attenzione verso noi volontari e sono tante le occasioni in cui abbiamo la possibilità di fare esperienze fuori dal normale, come la presenza a Palazzo Montecitorio, nominata prima.
È incredibile quante avventure straordinarie si possano fare, facendo del puro volontariato. Per questo invito davvero chiunque, specialmente i giovanissimi, a farsi avanti ed a partecipare.
Noi abbiamo bisogno del vostro entusiasmo e sono certa che saremo in grado di lasciarvi un grande segno nel cuore e nella mente.
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