Un vero e proprio allarme quello lanciato dai parenti di alcuni pazienti psichiatrici ospitati in strutture sanitarie calabresi e raccolte in un reportage radiofonico dei colleghi del Gr1.
"Nella struttura dove si trova mio fratello - si ascolta nella testimonianza di alcuni parenti - vedo il personale addetto ad assistere questi pazienti sempre seduto in una stanza mentre i malati sono al pascolo da soli. Mio fratello si è rotto un braccio per due volte, non sono mai riuscito a capire in che modo".
Nel servizio, riporta un comunicato della Rai, si precisa che le associazioni dei parenti "si stanno muovendo con diverse denunce. I pazienti spesso si trovano in strutture al limite dell'agibilità.
"Mio figlio - dice un altro familiare - è stato 23 mesi in ospedale, mangiava gli scarafaggi che escono a bizzeffe, dalle porte, dai bagni. In Ospedale al reparto psichiatrico, dell'ospedale Riuniti di Reggio Calabria. Mio figlio è un malato mentale gravissimo. In un'altra struttura hanno abusato con i farmaci ed è subentrata una cardiopatia dilatativa, due anni fa ho portato mio figlio in ospedale con il 22% di funzionalità cardiaca, quasi in fin di vita".
"Molti gli atti di ritorsione - è detto ancora nel comunicato della Rai - contro quei parenti che denunciano abusi alle autorità competenti".