Avvenire di Calabria

Sulla dirigente scolastica reggina si nutrono grandi aspettative; a lei, il governatore Occhiuto ha riservato deleghe pesanti

Regione Calabria, parla la vicepresidente Princi: «L’efficienza è il modello»

Un futuro da primo cittadino della sua città, Reggio Calabria? «Per il momento lavoriamo per rinnovare la Calabria»

di Francesco Chindemi

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Regione Calabria, parla la vicepresidente Princi: «L’efficienza è il modello». Sulla dirigente scolastica reggina si nutrono grandi aspettative; a lei, il governatore Occhiuto ha riservato deleghe pesanti. Un futuro da primo cittadino della sua città, Reggio Calabria? «Per il momento lavoriamo per rinnovare la Calabria»

Regione Calabria, parla la vicepresidente Princi

Una nomina «arrivata come un fulmine a ciel sereno nell’intensa quotidianità scolastica». Dall’iniziale sgomento, «dettato dal pensiero del doloroso allontanamento dalla mia comunità», alla consapevolezza che fosse «giunto il momento di mettere le mie competenze al servizio del territorio», per la neo vice presidente della giunta regionale, Giusi Princi il passo è stato breve. «Ho maturato - dice l’ex dirigente del Liceo Da Vinci - che per ottenere un cambiamento fosse necessario mettermi dall’altra parte e rispondere alle aspettative dei calabresi. Soprattutto dei giovani che chiedono un cambiamento reale». C’è tanta attesa attorno al nuovo incarico. Guardando anche al “pacchetto” di deleghe, davvero “pesante”, affidatole da Occhiuto. Come ad esempio quella alla Città metropolitana della “sua” Reggio.

Su cosa si metterà da subito al lavoro?

Sono tante le priorità legate alle deleghe che mi sono state affidate. Per questa ragione siamo già al lavoro con la struttura dei direttori generali, impegnati nella valutazione delle economie legate al pregresso e dalle azioni già realizzate per individuare una nuova programmazione che sarà pronta per il mese di gennaio. Concretezza e velocità d’azione sono caratteristiche del modus operandi del presidente Occhiuto che trovo perfettamente coincidenti con la mia linea organizzativa. Questa è stata una delle ragioni che mi ha spinta ad accettare la sfida.

Il suo ingresso in giunta è da tecnico, ma è consapevole dell’importante ruolo politico che andrà ad assumere?

Si tratta di una stagione storica per la nostra terra. La nostra ultima chance per il rilancio del territorio è legata proprio al sapiente utilizzo dei fondi strutturali e dei fondi del Pnrr, per cui non possiamo permetterci di sbagliare. Al di là del colore politico, nell’interesse di tutti, nell’ottica della collaborazione e della condivisione, ho intenzione di mettere al servizio della Regione le competenze maturate nella pubblica amministrazione e nel campo dell’istruzione per dare una speranza di rinnovamento.


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Si è parlato tanto del peso di certe scelte in ambito familiare per la sua nomina. Pensa che queste incideranno sul suo mandato?

Se fa riferimento all’onorevole Francesco Cannizzaro, mio cugino, che in qualità di dirigente di partito mi ha indicata al presidente Occhiuto, è chiaro che la scelta deriva dal fatto che nella squadra regionale si è deciso di far prevalere il merito che io ho fatto di tutto per esprimere durante il mio mandato professionale. Il rapporto diretto con Francesco non può che giovare alla nostra Regione perché rappresenta un’interfaccia diretta con il Governo nazionale e può rendere più rapido l’iter per il raggiungimento degli obiettivi.

Il modello “Vinci” è un modello apprezzato. Riuscirà ad attuarlo anche nel nuovo contesto?

Nel nuovo contesto più ampio trasferirò il modo di agire che ha caratterizzato la mia esperienza di dirigente scolastico: lavoro di squadra, programmazione legata ai bisogni del territorio regionale, velocità nel raggiungere i risultati, trasparenza, condivisione degli obiettivi raggiunti con la cittadinanza nell’ambito di un patto territoriale che prevede che l’utenza venga informata in itinere dei vari step legati ai risultati raggiunti.


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Guardando proprio alle sue deleghe, dall’istruzione all’università, alla ricerca al lavoro. Il pensiero va inevitabilmente ai nostri giovani.

In questi giorni ho ricevuto numerose attestazioni di affetto da parte dei miei studenti, oggi impegnati nel percorso universitario in Calabria, nel resto d’Italia e all’estero. Il mio profilo rimane legato all’educazione ed alla formazione dei giovani e non posso esimermi dalla creazione di nuove opportunità per consentire loro di rientrare in Calabria ed offrire al loro territorio le competenze acquisite. Penso, giusto per fare un esempio, ai percorsi di formazione professionalizzante, all’educazione all’autoimprenditorialità, al coinvolgimento delle aziende nei progetti di innovazione. Tutte queste azioni mirano a dare fiducia e credibilità alla Calabria, ad attrarre nuovi investimenti e dunque a creare nuove occasioni di lavoro per i nostri giovani.

C’è chi vedrebbe bene un suo futuro impegno politico più vicino alla sua città. Lei si vede già sindaco di Reggio?

Attualmente sono impegnata nel progetto di rinnovamento della Calabria del presidente Occhiuto e della sua squadra e faremo di tutto per contribuire a portare a termine nel migliore dei modi le sfide importanti che abbiamo appena intrapreso. Anche la nostra città, Reggio, costituirà una parte rilevante del rilancio di tutta la regione. Cercheremo di raggiungere gli obiettivi ridando a Reggio la centralità che merita, ma ovviamente lo farò nel ruolo di assessore con delega allo sviluppo dell’area dello stretto e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

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