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Oggi, 20 settembre, è la memoria liturgica del santo prete di Reggio Calabria, canonizzato 19 anni fa da Papa Benedetto XVI.
Ricorre oggi il trentanovesimo anniversario della proclamazione di San Giovanni da Capestrano quale Patrono dei Cappellani militari di tutto il mondo. Per solennizzare l'avvenimento l'Ordinariato militare per l'Italia propone un opuscolo dal titolo "I cappellani militari al loro celeste Patrono - genesi della preghiera a San Giovanni Capestrano".
In occasione del trentanovesimo anniversario della proclamazione di San Giovanni da Capestrano quale Patrono dei Cappellani militari di tutto il mondo, l'Ordinariato militare per l'Italia propone un opuscolo che ripercorre l'itinerario che ha portato alla stesura della preghiera che oggi, in tutto il mondo, i Cappellani militari rivolgono al loro celeste Patrono.
Ma chi è questo Santo e perché la sua figura è in realtà importante e il suo nome merita di stare accanto a quello dei più grandi uomini della storia? Vediamolo assieme.
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San Giovanni da Capestrano nacque il 24 giugno del 1386 a Capestrano, in Abruzzo. Figlio di un barone tedesco, si trasferisce presto a Perugia per studiare diritto. Fa carriere rapidamente, diventando giurista e governatore della città. Con l’occupazione di Perugia da parte dei Malatesta, Giovanni da Capestrano viene imprigionato. È proprio in carcere che scopre che il Signore lo chiama; così, una volta uscito, diventa sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori.
Nel 1425 fu ammesso al sacerdozio e papa Martino V lo nominò Inquisitore dei Fraticelli, ribelli ed anarchici contro l’ordine morale e sociale. Da allora Giovanni da Capestrano non ebbe più residenza fissa. Fu efficace predicatore in varie città, in Francia e in Germania, fu poi Legato Apostolico in Austria, Baviera, Slesia e Polonia; fu zelante contro gli Ussiti di Boemia e per la crociata contro i turchi.
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Nel 1455 seguì le armate di Giovanni Uniate e con la sua infiammata parola contribuì alla vittoria di Belgrado, nel 1456, dopo la quale papa Callisto III istituì, in memoria, la festa della Trasfigurazione di Cristo. Sulla via del ritorno, però, prostrato dalle fatiche e avendo contratto la peste, Giovanni da Capestrano muore nel convento di Ilok, nell’attuale Croazia, il 23 ottobre 1456. Il suo decesso fu un vero lutto internazionale, ma anche glorioso per le continue visite di pellegrini devoti presso la sua salma. Fu canonizzato da Alessandro VII il 16 ottobre 1690. Dal 1984 è patrono dei cappellani militari.
L’Ordinario militare d’Italia, monsignor Santo Marcianò è un appassionato studioso delle figura di San Giovanni da Capestrano, quale figura di mediatore e pacificatore dell’ Europa. «San Giovanni da Capestrano fu “ministro di pace” perché uomo in pace, “armato” solo di dialogo elevato ad arte diplomatica, nel rispetto e nella valorizzazione di ciascuno. La sua cultura, poi, riempiva di contenuti la predicazione, diventando forza educativa», ha avuto modo di scrivere monsignor Marcianò.
Oggi, 20 settembre, è la memoria liturgica del santo prete di Reggio Calabria, canonizzato 19 anni fa da Papa Benedetto XVI.
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