
Oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica di San Francesco Saverio
Un “gigante” della Missione e grande evangelizzatore, fu il primo a predicare in Giappone. Nel 1927 viene proclamato patrono delle missioni insieme a Sante Teresa di Lisieux.
I santi del giorno sono Filippo e Giacomo. Si tratta di due cugini che si misero immediatamente alla sequela di Gesù divenendo suoi apostoli: le loro reliquie si trovano a Roma.
Qual è il volto di Dio? È quello del figlio, Gesù, ma è anche quello di tutti coloro che in nome della fede nel Risorto si piegano sulle ferite dell'umanità. I santi Filippo e Giacomo, apostoli, oggi ci svelano il senso profondo del Vangelo, che cambia la storia e spalanca le porte del cuore di Dio.
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Filippo era originario di Betsaida e fu discepolo del Battista, divenendo uno dei primi discepoli di Gesù: secondo la tradizione evangelizzò poi gli Sciti e i Parti. Durante l'ultima cena Gesù lo apostrofa, ricordandogli che chi vede lui vede il Padre.
Giacomo, detto il Minore, potrebbe essere stato un parente di Gesù – forse era il cugino – e divenne guida della Chiesa di Gerusalemme alla morte di Giacomo il Maggiore. Ebbe un ruolo fondamentale nel Concilio di Gerusalemme e scrisse la prima delle lettere cattoliche del Nuovo Testamento, soffermandosi sui modi di esprimere la fede cristiana e sui suoi frutti. Secondo lo storico Giuseppe Flavio sarebbe stato lapidato tra il 62 e il 66.
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I due santi vengono ricordati lo stesso giorno perché le loro reliquie vennero poste assieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma.
* Avvenire
Un “gigante” della Missione e grande evangelizzatore, fu il primo a predicare in Giappone. Nel 1927 viene proclamato patrono delle missioni insieme a Sante Teresa di Lisieux.
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