Avvenire di Calabria

L'iniziativa è rivolta ai piccoli pazienti in età scolare. Si è svolta simbolicamente in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione

Scuola in Ospedale al Gom, inaugurata una nuova aula in Oncoematologia pediatrica

Il progetto è stato avviato dal Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria e dall’Istituto comprensivo “Galilei – Pascoli”

di Redazione Web

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In occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione, è stata inaugurata l’aula dedicata alla Scuola in Ospedale, un progetto avviato dal Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino - Morelli” di Reggio Calabria e dall’Istituto Comprensivo “Galilei – Pascoli” con l’obiettivo di garantire il diritto all’istruzione ai pazienti ricoverati presso la U.O.S.D. Oncoematologia Pediatrica e la U.O.C. Pediatria.


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L'inaugurazione si è svolta alla presenza del Commissario Straordinario del G.O.M., dottor Gianluigi Scaffidi, della Responsabile della U.O.S.D. Oncoematologia Pediatrica, dottoressa Rosalba Mandaglio, del Dirigente Scolastico dell’Istituto comprensivo “Galilei – Pascoli”, avvocato Lucia Zavettieri, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, dottor Antonio Domenico Cama, dell’Assessore del Comune di Reggio Calabria con delega a Istruzione, Università e Pari opportunità, dottoressa Anna Maria Briante, del Direttore Amministrativo f.f., dottor Francesco Araniti, del Direttore della U.O.C. Affari Generali Legali e Assicurativi, dottor Giuseppe Gargiulo, del Direttore dalla U.O.C. Gestione Tecnico Patrimoniale, Ingegner Carmelo G. Fera, del Responsabile della U.O.S. Direzione Medica P.O. Morelli, dottor Leo Antonino Verduci, della Presidente dell’AIL sezione “Alberto Neri” di Reggio Calabria, dottoressa Giusy Sembianza, del personale medico e paramedico, del corpo docente e dei familiari dei pazienti ricoverati.

La dirigente Zavettieri: «Abbiamo migliorato un servizio già virtuoso»

«Per l’Istituto Galilei-Pascoli – ha dichiarato la dirigente Lucia Zavettieri - questo è un momento importantissimo, direi storico. Dal momento del mio insediamento come Dirigente Scolastico mi sono resa conto che questo servizio era già virtuoso ma che poteva essere migliorato».

Da sinistra: Mandaglio, Scaffidi e Zavettieri

«Abbiamo, quindi, avviato subito un’interlocuzione con la dottoressa Mandaglio, che ringrazio per la competenza e l’umanità dimostrate, avviando l’iter amministrativo relativo alla convenzione, migliorando quanto già presente, introducendo maggiori tutele per il corpo docente e coinvolgendo l’Ufficio Scolastico Regionale».

«Grazie all’impegno e alla professionalità dei vari insegnanti siamo anche riusciti a realizzare un giornalino, Alunni in corsia. Molto è stato fatto, ma tanto altro ancora è da fare e da potenziare, pertanto, chiedo a tutti di tutelare questa realtà», ancora le parole della dirigente Zavettieri.

La scuola in Ospedale, un valore aggiunto

Anche il Commissario Straordinario ha manifestato il proprio apprezzamento per l’iniziativa: «Vi ringrazio perché la Scuola in Ospedale crea un indiscutibile valore aggiunto ai fini terapeutici, consentendo ai piccoli pazienti di affrontare un momento difficile della loro vita. Il progetto realizza una particolare sinergia terapeutica perché migliora la qualità delle cure sotto molteplici aspetti, aiutando sia i piccoli pazienti che le loro famiglie. Io vorrei invitare la Regione a replicare questo modello anche in altre realtà ospedaliere», ha detto Scaffidi.   


PER APPROFONDIRE: Scuola in ospedale, la prima campanella è suonata anche in corsia


L’occasione è stata anche un momento per rendere omaggio al grande lavoro d’equipe e per visitare i locali che ospitano le attività educative, didattiche e ludiche del progetto.

Lavagna touch nell'aula scolastica di Oncoematologia pediatrica

«Un ringraziamento a nome del Ministero dell’Istruzione – ha commentato il dottor Cama - per aver portato la scuola all’interno dell’ospedale. Si tratta di un progetto che compendia alla perfezione tre importanti articoli della Costituzione - la famiglia (art. 31), la salute (art. 32) e la scuola (art. 33) – ed assicura quell’eguaglianza sostanziale, prevista dalla Carta fondamentale, che ci invita a rimuovere gli ostacoli - di qualunque tipo - per assicurare la formazione e il diritto allo studio a quanti si trovano in questa particolare condizione. La presenza dello Stato pertanto si avverte anche oggi in queste aule, così come si avverte la presenza degli operatori che concorrono alla formazione del cittadino del domani».

Scuola in Ospedale a Reggio Calabria, grazie all’intuizione 32 anni fa del  professor Alberto Neri

Infine un commento anche da parte della dottoressa Giusy Sembianza: «Oggi inauguriamo la sede fisica della Scuola in Ospedale ma questa realtà, grazie ad una convenzione con l’AIL, è presente già dal 1992. È un progetto che noi abbiamo sposato da subito perché la malattia non deve interrompere la vita di bambini e adolescenti. Ci siamo sempre battuti affinché i pazienti abbiano non solo le migliori cure ma soprattutto che, attraverso la scuola, si possa creare un ponte di speranza fra l’Ospedale e la vita di tutti i giorni».

Il prezioso contributo dell’Istituto comprensivo “Galilei – Pascoli”

L’inaugurazione ha avuto un importante valore simbolico, essendosi tenuta proprio in concomitanza con la Giornata Internazionale dell’Educazione, che l’Unesco quest’anno ha deciso di dedicare all’istruzione e al valore dell’operato di istituzioni e insegnanti nel contrasto all’odio sociale.


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Attualmente la Scuola in Ospedale prevede lo svolgimento di attività didattiche rivolte a bambini e adolescenti ricoverati, attraverso l’impegno e la fattiva collaborazione del personale docente dell’Istituto Comprensivo “Galilei – Pascoli”.

L’iniziativa, che sposa appieno i valori del Grande Ospedale Metropolitano, si è rivelata nel tempo un ulteriore ausilio all’iter terapeutico nonché un’opportunità per i pazienti ricoverati di proseguire il proprio percorso scolastico.

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