
Settimana Santa e Pasqua: su Tv2000 celebrazioni, film e documentari
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“Migliaia di famiglie sfollate, tra cui bambini e neonati, nella città costiera siriana di Latakia stanno affrontando la mancanza di coperte, cibo, acqua ed elettricità, dopo gli scontri mortali di inizio mese”. Lo afferma Save the Children, che sta consegnando rifornimenti di emergenza.
In collaborazione con i partner locali Syria Relief e Action for Humanity, Save the Children sta fornendo aiuti a 4.000 famiglie sfollate a Latakia, tra cui 12.000 coperte e 4.000 razioni di cibo pronte a essere consumate, come tonno e carne in scatola, biscotti e barrette energetiche.
Gli scontri nei governatorati costieri di Latakia e Tartous questo mese hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case e si parla di oltre 1.000 vittime, tra cui bambini. Tutto ciò mentre la situazione in Siria è al centro della conferenza annuale dei donatori guidata dall’Ue che si tiene oggi a Bruxelles.
“Ci vogliono due ore e mezza di viaggio per percorrere la strada da Damasco a Latakia, e non era sicuro quando siamo partiti mercoledì scorso”, ha detto Anas, di Syria Relief. “Dopo gli scontri, la connessione Internet rimane instabile, manca l’acqua, l’elettricità e il pane e tutti hanno ancora paura”.
“La violenza ha distrutto le vite di migliaia di bambini e delle loro famiglie e nelle ultime settimane ci sono stati nuovi scontri in alcune parti del Paese. Le crescenti ostilità di quest’anno hanno anche danneggiato o distrutto importanti infrastrutture, tra cui scuole e ospedali. Attraverso i nostri partner locali, stiamo raggiungendo bambini e famiglie vulnerabili che sono stati costretti a fuggire dalle loro case. Ma le necessità sono enormi. Alcuni cadaveri non vengono sepolti e a volte i bambini sono gli unici sopravvissuti di intere famiglie. Mentre i leader si riuniscono oggi nella Conferenza di Bruxelles per discutere del futuro della Siria, è fondamentale mantenere gli sforzi collettivi per ridurre le ostilità e proteggere i civili, a Nord, a Sud e a Ovest. Dobbiamo continuare a sostenere le vite e i diritti dei più piccoli e delle famiglie in Siria, assicurando loro protezione, accesso all’educazione, assistenza sanitaria e assistenza umanitaria. I bisogni, i diritti e la protezione dei bambini devono essere prioritari e al di sopra di tutto”, ha dichiarato Bujar Hoxha, Direttore della risposta all’emergenza in Siria di Save the Children.
Save the Children chiede a tutte le parti di garantire che i bambini siano protetti e che le infrastrutture civili siano risparmiate. Agli operatori umanitari deve essere garantito un accesso immediato, sicuro, senza restrizioni e senza impedimenti, in modo che possano raggiungere la popolazione in difficoltà. Alle persone in fuga devono essere consentiti transiti sicuri e la possibilità di tornare non appena le condizioni saranno appropriate.
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