Diocesi: Montegranaro, il 9 ottobre “Ma che bella differenza!” per celebrare diversità e inclusione
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Ancora un’estate di lavoro e vicinanza alle persone in difficoltà per i volontari della mensa Caritas a Santa Teresa. Si è chiusa lo scorso 31 agosto il servizio della mensa per le persone povere in sostituzione a quella di San Rocco. Ora si proseguirà ogni domenica e nelle festività, come già iniziato l’anno scorso, anche grazie alla nuova cucina professionale installata a Santa Teresa in primavera e sperimentata in agosto. Sono stati circa 260 i pasti serviti ogni giorno, tra pranzo e cena per una media di 130 ospiti al giorno. “C’è stata una leggera flessione rispetto all’agosto 2022 – spiega Daniela Biondi, vice-direttrice della Caritas della diocesi Ravenna-Cervia -; molto probabilmente l’alluvione e le sue conseguenze hanno scoraggiato quei bisognosi ‘viandanti’ che durante l’estate si spostano di città in città in cerca di nuove opportunità occupazionali e abitative. La stagione al mare è partita in ritardo qui e anche le occasioni di altri lavori stagionali si sono ridotte”. Tra le persone che ogni giorno sono arrivate in mensa, prosegue Daniela, sono aumentati gli italiani: “si tratta di anziani soli che venivano anche solo per pranzare in compagnia e famiglie con lavori precari e redditi insufficienti”. E poi ci sono gli “ospiti abituali: “persone che vivono per strada, frequentano i dormitori e si rivolgono a realtà come la nostra e l’Opera”, spiega Matteo Zornetta responsabile dei volontari.
Ma la forza dell’esperienza della mensa sono certamente i volontari: tra i 15 e i 20 quelli che hanno assicurato il servizio ogni giorno, per un totale di un centinaio. Vengono parrocchie del territorio, dai gruppi scout, dalla Caritas e dalla Camminiamo Insieme, la onlus che riunisce i volontari dell’Opera Santa Teresa: giovani e adulti che ogni mattina, ritrovandosi nella cucina di Santa Teresa, hanno preparato pasti per pranzo e per cena ai tanti che si sono presentati. “Chi vuole può dare il suo contributo nel tempo che ha a disposizione – spiega Filippo Botti, responsabile delle attività istituzionali dell’Opera – Quest’anno con nostra grande soddisfazione hanno partecipato tanti ragazzi”. “Grazie a un’importante donazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, da oltre 50mila euro – spiegano Daniela Biondi e Filippo Botti – siamo riusciti ad acquistare provviste e a comporre i nostri menù, con i consigli di un nutrizionista, in modo che fossero completi ed equilibrati. Un’attenzione in più ai nostri ospiti”.
Fonte: Agensir
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