Formazione e dialogo: monsignor Salvatore Santoro parla della Scuola biblica paolina. Ascolta il podcast
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Il 17 febbraio 2023, nella Chiesa di Gesù e Maria, la Congregazione delle Figlie di Maria Santissima Corredentrice ha vissuto un momento spirituale molto intenso, con la commemorazione del V anniversario della nascita al Cielo di suor Maria Salemi, loro Fondatrice e Madre.
Monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, ha presieduto la concelebrazione, alla quale hanno partecipato il vicario don Pasqualino Catanese e tanti altri sacerdoti.
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Il vescovo Fortunato ha ringraziato Suor Carla Nostro, Superiora generale della Congregazione, per averlo invitato. Suor Carla, nel saluto rivolto al Vescovo, ha fatto memoria delle tre tappe che hanno segnato la storia carismatica di Suor Maria Salemi: desiderio di unirsi sempre più intensamente a Gesù; l’incontro con il salesiano Don Dante Forno, che ha condiviso in pieno l’ideale dell’offerta della propria vita per la santificazione dei sacerdoti; la nascita, a Catania, della prima comunità delle Figlie di Maria Santissima Corredentrice, successivamente accolta a Reggio Calabria dall’arcivescovo, monsignor Giovanni Ferro (oggi venerabile), che consiglia loro di avviare delle attività educative a favore dei poveri e dei bisognosi.
Suor Carla conclude dicendo: «È nostro desiderio far conoscere a tutti le virtù vissute dalla nostra Fondatrice nel silenzio e nel nascondimento e ci auguriamo che anche per lei sia possibile avviare la causa di Beatificazione affinché al più presto possa ergersi a modello per tutta la Chiesa».
Monsignor Fortunato Morrone ha ricordato a tutti i fedeli che Suor Maria ha fatto sue le parole del Vangelo: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Mt 16,24). C’è infatti un’unica possibilità di salvezza: la croce di Cristo, e l’unica via percorribile è la sequela di Gesù, Lui che si è immolato per noi. Immolarsi, ha ricordato il presule, non vuol dire bloccare la propria creatività, ma saper dire di Sì alla vita, nel dono gioioso di sé.
Chi pensa di realizzarsi, mettendo al centro se stesso e il proprio io, la vita non la guadagna ma la perde. Solo chi dona a piene mani, come ha fatto Suor Maria Salemi, che è divenuta madre di centinaia di bambini, ha donato se stessa per la santificazione dei sacerdoti e ha guidato la sua congregazione, guadagnerà certamente la propria vita.
L’arcivescovo ha terminato la sua omelia raccomandando Suor Maria Salemi alla misericordia di Dio, ricordando a tutti che lei ha prodotto frutti di vita; ha concluso dicendo di chiedere a Suor Maria di pregare per noi, di vivere con noi, di «fare il tifo» per noi, affinché possiamo stare dietro a Gesù e seguirlo sempre con amore, anche sulla via della croce.
A conclusione della celebrazione Eucaristica, l'arcivescovo ha inaugurato la mostra dal titolo: “Suor Maria Salemi, fedele discepola e missionaria di Cristo”. Essa espone circa 80 foto recenti ma anche storiche e a completamento manoscritti e testimonianze del profondo segno lasciato da Suor Maria nel cuore di chi l’ha conosciuta e ne ha sperimentato la grande spiritualità, spesso nascosta.
Il percorso espositivo si sviluppa, in particolare, in dieci nuclei tematici con l’intenzione di guidare il visitatore attraverso un’esperienza meditativa (citazioni dagli scritti) alla conoscenza della spiritualità di Suor Maria Salemi.
PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria non dimentica suor Maria Salemi, una mostra dedicata alla "direttrice"
Una vita, quella di Suor Maria Salemi, vissuta e consumata nell’ amore oblativo che realizza pienamente quanto all’alba della sua vita spirituale aveva deciso: «Servire a tutti i costi la volontà che chiama a fare nella Chiesa il sacrificio completo di se stessi».
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Torna domani in edicola l’appuntamento con il settimanale diocesano dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova
Sono stati giorni anche di scambio di conoscenza ed esperienza sul campo per i presenti