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«Ma chi te lo fa fare?» è quello che si è sentita ripetere continuamente. Eppure, anche se da "mamma single", non ha avuto mai dubbi: «La nascita di un figlio è un amore che ti salva».
La donna ha affrontato un altro ostacolo. Il pregiudizio inatteso di amici e conoscenti. Al suo fianco è rimasta la famiglia d’origine «Mia madre ha amato mio figlio prima di me».
«L’amore per un figlio è incondizionato. Ti salva e ti regala la capacità di rigenerarti». Parola di Francesca (nome di fantasia) che da qualche anno vive l’esperienza di essere «genitore unico», come lei stessa si definisce. Abbiamo provato a capire di più sulla sua scelta apparentemente controcorrente.
In realtà non mi sento “super”, ma una donna che tra la vita e la morte ha scelto la vita. Ed è una scelta che rifarei mille volte. Sono certa che è stata la migliore della mia vita.
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Se dovessi fare una stima oraria, in una giornata vivo 20 ore di ansia, depressione, paura e sfiducia. A ripagarle ci sono 4 ore di immensa felicità. Una ricarica che mi consente di superare tutto.
In un contesto marchiato a fuoco dal pregiudizio. La notizia della mia gravidanza inattesa ha scandalizzato più di qualcuno. Ma io ho scelto di non abbandonare mio figlio.
Perché sono cresciuta in una famiglia che per me è sempre stata sorgente d’amore. I miei genitori e mio fratello sono stati al mio fianco dal primo minuto. Mi hanno spronato a fare la scelta giusta e, oggi, condividono con me i tanti passaggi di crescita che faccio assieme al mio bambino.
Che probabilmente se avessi fatto un’altra scelta avrei vissuto di rimpianti. Ovviamente l’arrivo di un figlio per una “mamma single” non è facile: ti sconvolge i piani di una vita intera. Ma lo fa in meglio.
Purtroppo no. Si dice sempre che per crescere un figlio ci vuole un villaggio. Gli strumenti a disposizione dei genitori unici, però, sono davvero insufficienti. Per fortuna lavoro e ho la mia autonomia. Ma arrivare alla fine del mese da sola è tutt’altro che semplice.
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Di pensare al proprio figlio come una coperta di affetti. Un calore che, più passa il tempo, più ti avvolge. Ed una coperta “componibile”: a cucire i lembi più sfilacciati ci penseranno le persone che le vogliono davvero bene, proprio come è successo a me. Non devono pensare ad adunate oceaniche, ma poche persone su cui saper di poter contare.
Io dico sempre che mia madre ha iniziato ad amare mio figlio prima di me. Penso che questo renda bene l’idea.
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