Si rinnova la tradizionale Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani. Un appuntamento che quest'anno assume un significato diverso
Unità dei Cristiani, una Settimana di preghiera che coinvolge tutti
Sullo sfondo di queste giornate all'insegna dell'ecumenismo c'è la guerra russo-ucraina che da ormai un anno attanaglia il cuore dell'Europa
di Redazione Web
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Si rinnova la tradizionale Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani. Un appuntamento che quest'anno assume un significato diverso. Sullo sfondo di queste giornate all'insegna dell'ecumenismo c'è la guerra che da ormai un anno attanaglia il cuore dell'Europa.
Perché si celebra la Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani?
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’iniziativa ecumenica di preghiera nel quale tutte le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso. Questa iniziativa è nata in ambito protestante nel 1908 e nel 2008 ha festeggiato il centenario. Dal 1968 il tema e i testi per la preghiera sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.
Si apre il 18 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2023, il cui tema è stato scelto, e il sussidio preparato, da un gruppo locale degli Stati Uniti d’America convocato dal Consiglio delle Chiese del Minnesota. E’ un’invocazione tratta dal Libro del profeta Isaia (1,17): “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia”. Nel dicembre del 2020, il gruppo si è incontrato per la prima volta da remoto, sebbene molti già si conoscessero e tutti conoscessero il lavoro del Consiglio delle chiese del Minnesota, i cui leader sono attivisti e pastori in varie congregazioni e comunità.
Nel corso della Settimana di preghiera, il 18 gennaio Papa Francesco terrà l'udienza generale del mercoledì, e il 22 gennaio, domenica della Parola di Dio, celebrerà la Messa alle 9.30 nella Basilica di San Pietro. Tre giorni dopo, il 25 gennaio, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, alle 17.30, il Papa celebrerà i Secondi Vespri in chiusura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nella solennità della conversione di san Paolo apostolo.
Lo stile dell'ecumenismo nel contesto bellico
«Noi cristiani, nella diversità delle nostre confessioni e tradizioni, siamo pellegrini in cammino verso la piena unità, e ci avviciniamo alla meta quanto più teniamo lo sguardo fisso su Gesù, nostro unico Signore. Durante la Settimana di Preghiera, offriamo anche le nostre fatiche e le nostre sofferenze per l’unità dei cristiani» ha detto Papa Francesco in occasione dell'ultima Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani.
Recentemente il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha scritto a papa Francesco per la morte del Papa emerito in cui definisce Ratzinger uno dei più grandi teologi del XX secolo anche in virtù del suo contributo memorabile al dialogo.
Bartolomeo I ha poi ricordato la visita di Benedetto XVI al Fanar nel 2006, esprimendo gratitudine per il fatto che all’inizio del suo ministero pontificio egli abbia voluto visitare ufficialmente il Patriarcato ecumenico, firmando insieme al patriarca una dichiarazione congiunta.
Siglata il 30 novembre, giorno della festa di Sant’Andrea, la convenzione sottolineava che «cattolici ed ortodossi sono chiamati ad intraprendere insieme azioni a favore del rispetto dei diritti dell’uomo, di ogni essere umano, creato ad immagine e somiglianza di Dio, come pure per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Le nostre tradizioni teologiche ed etiche – avevano insieme affermato – possono offrire una solida base alla predicazione e all’azione comuni… Come capi religiosi, consideriamo come uno dei nostri doveri incoraggiare e sostenere gli sforzi compiuti per proteggere la creazione di Dio e per lasciare alle generazioni future una terra sulla quale potranno vivere».
Uno sguardo sul mondo
Le quattro divisioni principali della cristianità sono il cattolicesimo, il cristianesimo ortodosso, le varie denominazioni del protestantesimo e i Testimoni di Geova. Il Grande Scisma del 1054 divise la cristianità calcedoniana fra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa.
Il Monastero di Bose spiega come «lo scopo del dialogo teologico non è di "firmare" l'unione delle Chiese, poiché questa, come si è accennato, è un Dono di Dio. Del resto, ecclesiologicamente, solo un Concilio ecumenico comune potrebbe realizzare una cosa del genere. Lo scopo del dialogo è piuttosto di studiare le nostre differenze dal punto di vista biblico, patristico e teologico, di comprendere le cause storiche che le hanno causate e analizzarne la portata, ma anche di capire, sulla base della Rivelazione di Dio, come un tale avvicinamento sia possibile».
Ricco il programma per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani organizzato dall’arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, dalla Chiesa Greco-ortodossa San Paolo dei Greci, dalla Chiesa Ortodossa rumena, dalla Chiesa evangelica Battista internazionale, dalla Chiesa evangelica Valdese e della Chiesa evangelica della Riconciliazione.
Il primo appuntamento è mercoledì 18, alle ore 18, al Seminario arcivescovile Pio XI con l’incontro: “La communio martyrum è il segno più evidente del nostro cammino comune”. Il tema del giorno è, invece: “Imparare a fare la cosa giusta”. Intervengono la professoressa Laura Venniro su “Le storie di Madre Maria (suor Elisaveta Skobzova)”, padre Pasquale Triulcio su Massimiliano Maria Kolbe e il pastore valdese Rosario Confessore su Dietrich Bonhoeffer.
I giorni successivi saranno scanditi da momenti di ascolto della liturgia della parola con la predicazione, a turno, di un rappresentante delle chiese cristiane. Giovedì 19, alle 18.30, presso la Chiesa evangelica valdese, il pastore della Chiesa evangelica della Riconciliazione, Pasquale Focà guiderà la predicazione partendo dal tema: “Quando è fatta giustizia”. Il giorno dopo, venerdì, allo stesso orario, il protopresbitero della Chiesa Greco-ortodossa, padre Daniele Castrizio predicherà sul tema “Agisci con giustizia, ama la misericordia, vivi con umiltà”.
Sabato 21, dopo la Liturgia della parola, sarà invece l’arcivescovo, monsignor Fortunato Morrone a guidare la riflessione sul tema “Guarire le lacrime degli oppressi”. L’appuntamento di domenica 22 è, invece, alle 17 presso il Centro giovanile “Padre Valerio Rempicci” a Condofuri Marina sul tema “Cantare il canto del Signore in terra straniera”.
Lunedì 23 (18.30) presso la Chiesa evangelica della Riconciliazione il pastore valdese, Giuseppe Platone, predicherà sul tema: “Tutte le volte che avete fatto ciò a uno dei più piccoli lo avete fatto a me!”. Martedì 24, alla stessa ora, presso la Chiesa Ortodossa rumena a farlo sarà il pastore Nunzio Loiudice della Chiesa evangelica Battista su: “Ciò che accade adesso non deve più ripetersi”.
L'ultimo appuntamento della settimana di preghiere per l'unità dei cristiani a Reggio Calabria è mercoledì 25, presso la parrocchia San Paolo alla Rotonda, alle 19. “La giustizia che ristabilisce la comunione” il tema della riflessione, preceduta dalla Liturgia della Parola a cura dei rappresentanti delle chiese cristiane: il pastore Giuseppe Platone per i valdesi, padre Castrizio per la Chiesa Greco-ortodossa e il diacono birituale Mario Casile per i cattolici.
Un video per accompagnare la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani
Un video per raccontare il senso e le prospettive della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, anche attraverso i social media. È la novità che accompagna quest’anno l’iniziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana in programma dal 18 al 25 gennaio, con l’obiettivo di favorire la comunicazione e la promozione nei territori.
Curato dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, con la regia di Maria Amata Calò e la supervisione dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, il video colloca la Settimana all’interno del Cammino sinodale e ne sottolinea l’attualità, in un momento storico di grandi conflittualità.
“I cristiani stanno in questa società per continuare a dire che vale la pena costruire un mondo più giusto, anche quando si vedono ingiustizie, fallimenti e ferite come quella della guerra”, afferma Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo e Presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, evidenziando che “questa Settimana aiuterà a lavorare sulla serietà della costruzione di relazioni”.
“Le Chiese cristiane possono stare insieme, possono collaborare e alzare la voce contro le ingiustizie che subiscono donne, bambini, e dare una comune testimonianza che tutti, come discepoli di Cristo, nonostante le nostre differenze, possiamo testimoniare lo stesso Cristo e lo stesso Vangelo”, sottolinea Dionisios di Kotyeon, Vescovo ausiliare del Metropolita ortodosso d’Italia Polykarpos.
“La tentazione è quella di pensare che l’ecumenismo sia soppesare bene ciò che abbiamo in comune e ciò che ci differenzia e per una settimana enfatizzare gli elementi comuni facendo finta che gli altri non esistano”, osserva il Pastore Daniele Garrone, Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), per il quale il motto di quest’anno – “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1,17) – invita ciascuno “a guardare se stesso, ad imparare e ad imboccare insieme la strada della conversione”.
Il protagonismo dei laici sulle questioni sociali e politiche che richiami ai valori del Vangelo al centro della due giorni di confronto e proposta ospitata in Aspromonte.
Occasione di confronto sui temi della recente Settimana sociale dei Cattolici italiani. Tra le finalità: l’avvio dei laboratori di passione politica nella diocesi di Reggio Calabria-Bova.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.