Avvenire di Calabria

Le due realtà hanno rinnovato lo storico legame con un’iniziativa che ha coinvolto i più piccoli

Vito – San Bruno. Insieme in cammino sul sentiero Scout

I lupetti del branco del gruppo Agesci Rc7 a caccia di amicizie nel vicino quartiere

di Luigi Tripodi

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Fili che si intrecciano. La comunità di Vito e quella di san Brunello, nel solco di un’antica amicizia, rinnovano questo fraterno legame ripartendo dai più piccoli, i bambini, attraverso il legame più forte che ci sia: l’amicizia.


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Domenica 27 febbraio il branco “Lupi della Valle” del gruppo scout RC7 è partito in “caccia” per andare a trovare i fratellini e le sorelline della parrocchia di Vito. Qui i piccoli scout hanno potuto esplorare e conoscere i “tesori” del borgo di Vito, tra «il santo col cagnolino» (San Vito) e la «Madonna col bambino» (opera datata e firmata da Rinaldo Bonanno nel 1587).

Poi, all’ombra del campanile della chiesa di San Nicola i bambini hanno potuto conoscersi e divertirsi tra giochi, danze e canti, coccolati dai dolcetti dell’accogliente vicinato. Dopo la Celebrazione eucaristica, la giornata si è conclusa con la toccante cerimonia della Promessa dei “cuccioli” del “branco”, a cui hanno assistito e partecipato oltre ai genitori anche i bambini e gli adulti della comunità di Vito.

Una giornata di cui tutti sentivano davvero il bisogno. Questo incontro si innesta in un percorso di avvicinamento “sinodale”, che vede la Parrocchia di San Bruno camminare affianco a quella di Vito, grazie all’iniziativa di monsignor Angelo Casile, che ha scelto il giovane don Davide Tauro come collaboratore nella guida spirituale del gruppo scout Agesci “Piergiorgio Lanaro - Reggio Calabria 7”.

Il giovane parroco dal canto suo, grazie a spiccate doti di sensibilità, sa cogliere e accogliere le esigenze di tutti, dimostrandosi fin qui sempre vicino alla comunità e in particolare ai giovani. All’interno delle due comunità di San Brunello e Vito si respira una certezza: questo percorso sinodale e sinergico di vera fraternità cristiana e umana darà ottimi frutti. Talvolta ci si dimentica del ruolo fondamentale che l’associazionismo gioca nella vita dei bambini e dei ragazzi.


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In una società che propone una «formazione a compartimenti stagni», l’associazionismo e lo scautismo, come in questo caso, rimettono al centro la persona, con le sue unicità e con il suo processo di crescita psico-fisica che passa dall’incontro con l’altro. Contenti della giornata trascorsa l’ulteriore certezza: è questo solo il preludio di un felice connubio.

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