Avvenire di Calabria

I dottori-volontari hanno garantito prestazioni sanitarie a 20mila reggini

Ace, ”sentinella” per l’Istituto superiore di sanità

Federico Minniti

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Proseguono le attività dell’Associazione calabrese di epatologia (Ace), i medici volontari impegnati nei progetti di ricerca epidemiologica e negli aiuti concreti ai pazienti attraverso la promozione di attività assistenziali presso il centro poliambulatorio di medicina solidale di Pellaro.

Tante le attività in campo, promosse dal dinamismo del presidente di Ace, Linuccio Caserta, assieme a tutti i collaboratori della struttura. Nel 2017 si sono rivolti al Centro circa 20mila cittadini da tutta l’area metropolitana reggina; i servizi più richiesti sono nel’ordine: ecografia internistica e mammaria, ecocolordoppler vascolare, cardiologia con relativa diagnostica, diabetologia ed endocrinologia, dietologia, gastroenterologia ed epatologia, reumatologia ed ortopedia con ecografia muscolo– tendinea; urologia, medicina interna e psicologia. Negli ultimi mesi l’offerta si è arricchita di nuovi servizi quali la dermatologia e l’otorino–laringoiatria. L’Ace ha anche istituito presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria un ambulatorio di ateneo finalizzato alla prevenzione delle patologie e degli stati di disagio che più frequentemente affliggono i giovani. In questo contesto risultano particolarmente frequentati gli ambulatori di dietologia e psicologia per i disturbi del comportamento alimentare. Accanto ai servizi erogati per i cittadini reggini vi è una fervente attività scientifico– divulgativa.

Giusto per restare all’ultimo periodo, lo scorso 24 maggio – infatti – si è tenuto un incontro dal titolo “InDipendenze” sull’auto– aiuto tra le famiglie di giovani vittime delle sostanze da abuso (droghe, alcolo, gioco d’azzardo). Il mese di maggio ha dato l’avvio alle attività di screening del “Progetto Cuore” promosso dal Centro di Medicina Solidale Ace su input dell’Istituto Superiore di Sanità all’interno dello studio epidemiologico del programma “Guadagnare Salute” di cui il poliambulatorio di Pellaro è riferimento della regione Calabria. Tale iniziativa riprenderà dal 19 giugno: sarà effettuata una ricerca capillare per stabilire la diffusione dei fattori di rischio delle malattie cronico–degenerative. I cittadini che parteciperanno all’indagine saranno sottoposti gratuitamente ad una serie di indagini riguardanti il proprio stato di salute consentendo l’acquisizione di informazioni nell’interesse dell’intera Comunità. Inoltre, il 15 e 16 giugno si è tenuto un workshop di architettura promosso dall’Ace assieme agli studenti del liceo artistico “Preti–Frangipane” d Reggio Calabria. I ragazzi sono stati chiamati a progettare uno spazio di “co–innovazione” ossia la nascente struttura della Fondazione della medicina solidale che sorgerà nel quartiere San Cosimo di Pellaro immerso in un’area verde e totalmente in piena sostenibilità eco–ambientale che ospiterà l’Osservatorio per le malattie della povertà e le disuguaglianze di Salute. Non sono mancate le difficoltà nel portare avanti quello che diversi osservatori hanno definito come un «miracolo solidale» nel profondo Sud. Tanti i progetti in cantiere che vedranno l’Ace provare a fornire risposte sempre più permeanti rispetto ai bisogni emergenti della periferia a sud di Reggio Calabria. Il poliambulatorio solidale dall’autunno 2018, inoltre, avrà una “gemmazione” nel territorio di Villa San Giovanni. Come ci sottolinea Mimmo Cotroneo, direttore del centro Smail della cittadina villese, «l’Ace rappresenta la “buona prassi” a cui ci siamo ispirati».

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