Adulti a scuola è possibile? C’è chi non ha potuto terminare gli studi nell’età dell’obbligo, perché non era nelle condizioni di farlo. Ma anche chi proviene da percorsi giudiziari. A completare la tipologia dello studente adulto, ci sono anche molti cittadini stranieri. Tutti accomunati dalla volontà di volersi rimettere in gioco.
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È una interessante testimonianza, fatta di passione e servizio, quella del professor Giovanni Malara, docente dell’Istituto tecnico statale economico Piria di Reggio Calabria, dove da sette anni si occupa di corsi serali e da quest’anno scolastico ne è il referente. Gran parte della sua carriera l’ha dedicata ai corsi diurni. Il passaggio al serale, tuttavia, non è stato affatto traumatico. Nelle parole del professor Malara si percepisce la soddisfazione di chi può ritenersi soddisfatto di poter aiutare il prossimo.
Cosa significa insegnare agli adulti?
Trasmettere qualcosa a degli studenti è già di per sé meraviglioso. Farlo nei confronti di chi non è più in età scolare acquisisce maggior valore. Tra i nostri studenti, infatti, c’è gente che viene da condizioni di indigenza e per noi docenti è una vittoria quando riescono a completare il percorso e conseguire il titolo di studio.
Questi percorsi quanto aiutano gli adulti che hanno deciso di tornare a scuola?
Parecchio. Di esempi ce ne sono diversi. Chi consegue un titolo, anche in età adulta - pensi che abbiamo avuto tra gli studenti anche sessantenni - è riuscito a riposizionarsi anche a livello lavorativo e sociale. È il caso di chi, ad esempio, ha avuto in passato anche problemi con la giustizia. Molti addirittura hanno proseguito gli studi, andando oltre al diploma e laureandosi con il massimo dei voti.
PER APPROFONDIRE: Completare gli studi da adulti, Calabria “maestra”
L’utenza è varia, c’è anche chi aveva necessità di conseguire uno dei nostri titoli per progredire in ambito professionale.
Tra i vostri alunni ci sono anche stranieri?
Certamente. Inizialmente si sono avvicinati ai nostri corsi per imparare la lingua italiana. Fino ad appassionarsi e continuare il loro percorso di formazione, conseguendo la laurea all’Università per Stranieri “Dante Alighieri”. Attualmente, abbiamo studenti indiani, rumeni e di altri paesi dell’Est Europa.
Più soddisfazioni o delusioni?
Qualche delusione c’è stata. Ma sono sicuramente più le soddisfazioni, perché per insegnare a studenti adulti bisogna non solo essere portati, ma essere più vicini alle loro esigenze.