Avvenire di Calabria

Presentano il corso di formazione ''La Chiesa di fronte alla 'ndrangheta'' rivolto a sacerdoti, insegnanti e operatori pastorali

Affiliazione alla ‘ndrangheta, i vescovi: «È un culto pagano»

Federico Minniti

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«La 'ndrangheta è un culto pagano». Monsignor Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale calabra, usa parole chiare per recidere tutti quei fenomeni di "confinanza" tra la religione e l'affiliazione mafiosa. La conferenza stampa di oggi, 1 ottobre a Castrovillari, sede della sessione autunnale della Cec, è utile a presentare il corso di formazione "La Chiesa di fronte alla 'ndrangheta" che si terrà dall'11 ottobre al prossimo 17 gennaio presso il Centro spiritualità "Oasi Bartolomea" di Lamezia Terme.

«Che preti saremmo se noi ce ne andassimo da questo territorio» prosegue il presule, già postulatore della Causa di beatificazione di padre Pino Puglisi. «Eppure, in passato, mi è stato sconsigliato di fare questo corso quì in Calabria. Racconto questo episodio per spiegare come la mentalità può e deve cambiare solo col tempo e con l'impegno di tutti». Quali frutti darà questa iniziativa? «"Qualunque cosa accada, io andrò fino in fondo" - dice Bertolone citando Giorgio Ambrosoli - serve formare uomini con valori alti e con il piacere dell'onestà».
 
Il corso "La Chiesa di fronte alla 'ndrangheta" sarà sostenuto dall'Istituto teologico calabro "San Pio X" di Catanzaro aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale di Napoli. I vescovi calabresi intendono aprire la partecipazione a tutti coloro che collaborano alla vita pastorale (gruppi, movimenti, associazioni) e scolastica (insegnanti di religione).
 
Strutturato in moduli che rappresentano delle unità didattica complete, si partirà venerdì 11 ottobre con la presentazione del corso a cura di monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, del professor Giorgio Adinolfi e del professor Luigi Zaccaro. Durante il semestre formativo saranno presenti anche le esperienze testimoniali dell'imprenditore Antonino De Masi (18 ottobre), del responsabile del consorzio di cooperative della Locride, Vincenzo Linarello (8 novvembre) e del presidente del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, Roberto Di Bella.
Parteciperanno anche diversi magistrati, quali Vincenzo Capomolla, procuratore aggiunto alla Dda di Catanzaro e Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica della Città dello Stretto.
 
«Per comprendere gli effetti devastanti degli strani equilibri tra malaffare e società civile in alcuni territori c'è voluto parecchio tempo» spiega monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina - Palmi e responsabile delle azioni di contrasto alla 'ndrangheta per conto della Cec, che precisa come la 'ndrangheta sia «una realtà diabolica capace di dialogare con le mafie di tutto il mondo; una criminalità evoluta che sta inquinando tutto».
 
Tra i testimoni privilegiati da far conoscere secondo monsignor Bertolone c'è anche don Italo Calabrò di cui il presidente della Cec svela che, a breve, sarà aperta la Causa di beatificazione.

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