Avvenire di Calabria

L'iniziativa di Rinascimento Green che prevede due assemblee regionali prima in Emilia Romagna (10-11 aprile) e subito dopo in Calabria (16-17 aprile)

Anche in Calabria, «AssembraMenti – Clima, inclusione, lavoro»

Redazione Web

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Questo fine settimana prende il via "AssembraMenti - Clima, inclusione, lavoro", l'iniziativa di Rinascimento Green che prevede due assemblee regionali che toccheranno prima l'Emilia Romagna (10-11 aprile) e subito dopo la Calabria (16-17 aprile). Due grandi momenti di partecipazione e di confronto su tre macrotemi comuni (clima, inclusione sociale e lavoro, appunto) e su altri temi più specifici per ogni singola regione, scelti nei mesi scorsi da centinaia di cittadini attraverso un questionario online. AssembraMenti darà la possibilità a tutti i partecipanti di formarsi sulle tematiche oggetto delle assemblee, grazie alla presenza di diversi esperti di livello nazionale, e quindi di interloquire, dibattere ed elaborare proposte concrete attraverso appositi tavoli tematici. La fase dell'elaborazione sarà seguita da quella della presentazione finale delle proposte durante un momento collettivo al quale parteciperanno anche rappresentanti regionali e parlamentari di aree politiche trasversali. I rappresentanti delle istituzioni avranno il compito di ascoltare e di assumersi l'impegno concreto (misurabile entro un determinato periodo di tempo) di portare nelle apposite sedi quanto richiesto dai cittadini ed emerso dall'assemblea. Insomma, una grande opportunità per dare voce ai territori e per spingere le istituzioni e gli esponenti delle diverse aree politiche a farsi carico delle richieste della cittadinanza e dare risposte effettive. Un'occasione da non perdere. 
«C'è bisogno di fare chiarezza e di creare consapevolezza diffusa, in modo che le persone possano pretendere di percorrere la strada più efficace e giusta per una vera transizione ecologica, scardinando finalmente i conservatorismi fossili che ci hanno portato fin qui», afferma Annalisa Corrado, portavoce di Rinascimento Green. «Abbiamo perso tantissimo tempo prezioso tra promesse e chiacchiere che non sono divenute scelte politiche. Per rispettare davvero gli impegni dell'accordo di Parigi e gli obiettivi al 2030 europei c'è bisogno di un cambio di passo deciso ed urgente, che ancora, purtroppo, non si è visto. Si continua a fare confusione sulle strade da intraprendere, si evocano scenari improbabili ben lontani da venire (come fusione nucleare) o tecniche pericolose e ancora non affidabili (come sequestrazione CO2)».
«La crisi climatica e la crisi democratica vanno di pari passo - dichiara Mattia Santori, team project di AssembraMenti Emilia-Romagna -. Bisogna creare una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici, sui loro impatti anche a livello locale e sui sacrifici che le politiche climatiche ci richiedono come comunità locale, regionale e nazionale».
«Le assemblee - continua Santori - che stiamo organizzando insieme a Rinascimento Green vanno in questo senso. Non esiste transizione senza società civile, non esiste democrazia senza coinvolgimento, non esiste conoscenza senza formazione. Se vogliamo che la transizione non lasci indietro nessuno dobbiamo sincerarci che sia accessibile a tutti».
«Alla fine del 2019, in Calabria, è stato dichiarato lo stato di emergenza climatica: qui i cambiamenti climatici producono eventi meteo sempre più estremi e frequenti, che vanno dai nubifragi alle violente grandinate, dalle ondate di calore torrido alle alte concentrazioni di ozono, pericolose per la salute ma che causano danni anche al sistema idrogeologico, all’agricoltura e in generale all’economia. Una situazione che incide sulla vita di tutti, soprattutto delle categorie più fragili e vulnerabili della popolazione». Queste le parole di Monica Tripodi, team project di AssembraMenti Calabria. «Le assemblee che Rinascimento Green sta promuovendo - continua - hanno lo scopo di portare il dibattito e la consapevolezza sul tema dei cambiamenti climatici a livello locale, tra i cittadini e le comunità, per innescare processi virtuosi di partecipazione attiva, che potranno garantire nelle Regioni una transizione ecologica giusta e inclusiva. La cittadinanza consapevole e motivata saprà garantire inoltre che vengano usate in modo corretto ed efficace le ingenti somme che saranno destinate alla transizione».

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