Avvenire di Calabria

La storia di una coppia, Luisa e Paolo Benciolini, che renderà la propria testimonianza alla Festa diocesana della Famiglia

Anche l’amore sponsale finisce in prima pagina

Redazione Web

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di Luisa e Paolo Benciolini - Ci presentiamo. Siamo sposati dal 1963, ma la scelta di metterci insieme è maturata nel 1958, proprio in questi giorni di maggio (e, dunque ”compiamo” i 60 anni). Luisa è psicologa e psicoterapeuta; Paolo è medico ed ha insegnato medicina legale a Padova fino al pensionamento, occupandosi anche (e tuttora) dei temi della Bioetica.
Abbiamo tre figli, tutti sposati, e otto nipoti. Uno di loro è indiano, un altro nigeriano.
La nostra formazione si è sviluppata, in particolare, nei diversi ambiti ecclesiali (associazioni e parrocchie) nei quali ci siamo trovati a vivere e condividere le vicende che hanno connotato le diverse stagioni della chiesa nella seconda metà del secolo scorso e fino ad oggi. Ci siamo conosciuti in Fuci (la Federazione universitaria cattolica italiana), negli anni dell’università e a quell’esperienza dobbiamo molta riconoscenza (anche per aver fatto nascere e aiutato a crescere il nostro amore). Negli stessi anni abbiamo partecipato con entusiasmo alle prime iniziative di rappresentanza degli studenti in seno all’Università, che ci hanno aperto alla comprensione del significato della partecipazione democratica e alla condivisione della responsabilità politica.
Abbiamo intensamente vissuto gli anni del Concilio Vaticano II, con l’aiuto prezioso di maestri come il teologo Luigi Sartori e il liturgista benedettino p. Pelagio Visentin, negli incontri promossi a Padova dal gruppo del Movimento dei Laureati Cattolici.
Già nei primi anni della nostra vita matrimoniale abbiamo sentito l’esigenza di condividere con altre coppie di amici gli spunti di riflessione che queste nuove esperienze ci proponevano, per comprendere meglio le novità e le dimensioni della spiritualità coniugale. Abbiamo anche partecipato ad incontri a livello locale e nazionale dei gruppi di spiritualità coniugale e familiare, che allora comunicavano tra loro anche tramite un “Bollettino”, poi sfociato (a partire dal 1975) nella rivista “Matrimonio”, della cui redazione facciamo, fin da allora, parte. Preziosa è stata la presenza accanto a noi di don Germano Pattaro, teologo veneziano che ai temi del sacramento del matrimonio e della ministerialità della coppia coniugale ha dedicato un profondo impegno di studio e importanti contributi.
La rivista “Matrimonio” da alcuni anni si presenta con il sotto–titolo “In ascolto delle relazioni d’amore”, per indicare l’attenzione della redazione a tutte le esperienze d’amore che uniscono due persone nella vita di ogni giorno e nella coniugalità.
La redazione ha seguito con particolare attenzione la preparazione e lo svolgimento dei due Sinodi sulla famiglia, impegnandosi nella risposta ai due questionari e pubblicando contributi  
propri e di studiosi di teologia e di pastorale; ha poi accolto con gioia l’esortazione post–sinodale “Amoris Laetitia”, sulla quale sta tuttora riflettendo, anche attraverso un confronto esperienziale. Su questo documento di papa Francesco ci siamo confrontati anche nel nostro gruppo Meic di Padova.
Dalla metà degli anni ’60 lavoriamo entrambi (Luisa, in particolare, come psicoterapeuta di coppia) in un consultorio familiare appartenente alla rete dei consultori Ucipem, sorti in ambito ecclesiale già prima della legge quadro nazionale (1975) ed interamente affidati alla responsabilità laicale dei suoi operatori.
L’esperienza consultoriale è stata preziosa anche negli impegni formativi per le coppie sia in ambito ecclesiale sia in quello civile (il Consultorio ha avviato esperienze di “corsi per coppie con progetto di vita a due” in accordo con il Comune di Padova).

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