Ricorre oggi l'anniversario del giudice che rappresentò la pubblica accusa in alcuni dei processi più importanti della storia giudiziaria italiana come quelli alle Brigate Rosse e alla mafia
Antonino Scopelliti, trentadue anni fa l’omicidio del giudice che faceva paura a Cosa nostra
Il magistrato fu ucciso il 9 agosto del 1991 a Piale, oggi la commemorazione presso la stele a lui dedicata e una Santa Messa nella parrocchia di Campo Calabro
di Redazione Web
9 Agosto 2023
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Trentadue anni fa veniva ucciso il giudice Antonino Scopelliti. Un omicidio rimasto senza giustizia. Un uomo dello Stato dimenticato dai «salotti dell'antimafia parolaia» come dice la figlia, Rosanna, in occasione dell'anniversario.
Omicidio Scopelliti, trenta due anni dopo ancora tanti perché
Era il 9 agosto del 1991. Senza scorta, metodico nei suoi movimenti, Scopelliti viene intercettato dai suoi assassini mentre, a bordo della sua automobile, una Bmw, rientrava in paese dopo avere trascorso la giornata al mare. Gli assassini, almeno due persone a bordo di una moto, appostati lungo la strada, sparano con fucili calibro 12 caricati a pallettoni.
La morte del magistrato, colpito alla testa ed al torace, è istantanea. In un primo tempo si pensò che Scopelliti fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale. L'esame esterno del cadavere e la scoperta delle ferite da arma da fuoco fecero emergere la verità sulla morte del magistrato.
Antonino Scopelliti è un magistrato reggino. Rappresentò la pubblica accusa in alcuni dei processi più importanti della storia giudiziaria italiana come quelli alle Brigate Rosse e a Cosa Nostra.
Chi ha ucciso il giudice Scopelliti?
Secondo i pentiti della 'ndrangheta Giacomo Lauro e Filippo Barreca, sarebbe stata la cupola di Cosa Nostra siciliana a chiedere alla 'ndrangheta di uccidere Scopelliti, che avrebbe rappresentato la pubblica accusa in Cassazione nel maxi processo a Cosa nostra.
Cosa nostra, in cambio del ''favore'' ricevuto, sarebbe intervenuta per fare cessare la ''guerra di mafia'' che si protraeva a Reggio Calabria dall'ottobre 1995, quando fu assassinato il boss Paolo De Stefano.
Piale, sul luogo dell'omicidio: l'auto del giudice Scopelliti crivellata di colpi
Nell'abitazione del padre di Scopelliti, dove il magistrato soggiornava durante le vacanze, fu trovato il fascicolo del processo alla ''Cupola'' di Cosa nostra. Dopo una serie di processi, con condanne ed assoluzioni, nel 2001, la Corte d' Assise d'Appello di Reggio Calabria ha assolto Bernardo Provenzano, Giuseppe e Filippo Graviano, Raffaele Ganci, Giuseppe Farinella, Antonino Giuffrè e Benedetto Santapaola dall'accusa di essere stati i mandanti.
Le dichiarazioni del pentito Avola e il fucile ritrovato nel 2018
A distanza di anni, l’inchiesta sull’omicidio del giudice Scopelliti è stata riaperta grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Avola.
Avola, nel 2018, ha fatto ritrovare in provincia di Catania il fucile che, secondo la Dda, avrebbe sparato al magistrato. Scopelliti, in Cassazione, avrebbe dovuto rappresentare l’accusa al maxiprocesso a Cosa nostra.
Tra gli indagati figura anche il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, arrestato a gennaio a Palermo, che è indagato anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
Il suo nome compare, assieme a quello di alti 16 indagati tra boss e affiliati a cosche mafiose siciliane e calabresi, in un avviso di accertamenti tecnici non ripetibili notificato nel 2019 dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dal pm Stefano Musolino.
La commemorazione
Le amministrazioni comunali di Campo Calabro e Villa San Giovanni hanno organizzato un momento commemorativo in ricordo del giudice Antonino Scopelliti. Alle 19, presso la Stele dedicata al magistrato, nel punto esatto in cui fu ucciso, a Piale, ci sarà la commemorazione istituzionale.
Il momento sarà preceduto dalla Santa Messa che sarà celebrata alle 18 presso la Chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Calabro.
Tra gli appuntamenti previsti, nel giorno dell'anniversario dell'omicidio del giudice Scopelliti, questa sera alle 21.30, a Piazza Italia a Reggio Calabria,l'edizione 2023 del Premio "Scopelliti". La manifestazione anche quest'anno è promossa dalla Fondazione che reca il suo nome, presieduta dalla figlia Rosanna.
Il ricordo della figlia Rosanna: «Il sacrificio di mio padre non appartiene alla mia famiglia, ma all'Italia intera»
«Dieci, venti trenta… trentadue gli anni in cui si è cercata verità e giustizia. Trentadue i colpi inflitti alla nostra voglia di resistere, di crederci, di avere fiducia ancora e ancora e ancora. Trentadue ulteriori colpi inflitti alla memoria di un magistrato, un Uomo che ha servito questo Paese con passione e impegno». Amarissima, ma lucida l'unica dichiarazione rilasciata nel giorno della commemorazione del giudice Scopelliti - a 32 anni di distanza dal barbaro omicidio - dalla figlia Rosanna.
«Chiedo scusa a Papà, chiedo scusa a mia figlia perché evidente in questi trentadue anni non sono riuscita a fare abbastanza per far comprendere l’importanza della verità, la necessità di ottenere delle risposte in tempi celeri dalla magistratura. Chiedo scusa perché ancora oggi si fatica a comprendere che il sacrificio di Antonino Scopelliti appartiene al Paese e non alla nostra famiglia», ancora le parole di Rosanna Scopelliti.
Giornata di festa per la Chiesa reggina e in particolare per il suo pastore. Monsignor Fortunato Morrone festeggia oggi il 40° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Oggi festa per due comunità parrocchiali dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. A Cataforio e Pellaro, è il giorno di don Saverio Caccamo e don Pascal Yves Pascal Nyemb.
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