Avvenire di Calabria

Da una parte la cooperativa ''La Garderie'', che attualmente sta portando avanti il servizio, ha licenziato i 55 dipendenti

Asili nido comunali, Reggio Calabria rischia la paralisi

Redazione Web

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In cinquantacinque hanno ricevuto, con data 31 luglio, la lettera di licenziamento della Cooperativa Sociale “La Garderie”, che si occupava fino a tale data della gestione degli asili nido comunali di Cedir, Archi e Gebbione, oltre che di numerose altre strutture in tutta Italia. L'ennesima brutta notizia viene data da Giuseppe Minnella, esponente della Fiamma Tricolore di Reggio Calabria, contattato da alcuni lavoratori, che dopo 1 anno e mezzo hanno visto svanire il proprio “sogno” di avere un lavoro.
"Il quadro generale che è scaturito dall’incontro è qualcosa che va oltre l’indecenza: la cooperativa, il cui appalto (finanziato con fondi Poc Metro) scadeva a marzo, deve saldare ben 6 mensilità ai dipendenti e vanta un credito nei confronti del comune di oltre 1,2 milioni di euro. Nonostante ciò il comune ha chiesto alla società la proroga del servizio fino al 31 luglio dietro la promessa di ottemperare ai pagamenti che avrebbero consentito il saldo delle mensilità ai dipendenti. Inutile dire che ciò non è avvenuto”.
“Non solo: il comune – prosegue Minnella – ha provveduto ad emettere un nuovo bando, a nostro parere totalmente strampalato, la cui gara è prevista per fine agosto e dunque sarà impossibile per i vincitori (sempre che si presenti qualcuno vista l’affidabilità del comune nei pagamenti e nelle promesse) partire puntualmente con il servizio già dal 1 di settembre. Non conoscendo pertanto alcuna forma di rossore o vergogna da palazzo San Giorgio è partita la ridicola richiesta di un ulteriore proroga a La Garderie per appena 15 giorni. La Garderie infatti non solo ha rifiutato la miserabile richiesta ma ha comunicato a chi di dovere che non ha alcuna intenzione di partecipare ad un simile bando. Il motivo è presto detto: la risibilità della cifra messa a gara fa a pugni con l’assurda decisione del comune di dividere la gestione dei tre asili comunali in tre distinti lotti i cui aggiudicatari dovranno quindi essere diversi”.
“Non ci vuole certo un genio per capire che una politica simile può essere adottata in una grande metropoli dove gli asili comunali sono decine e non a Reggio Calabria dove parliamo appena di 3 strutture per un totale di appena 125 risibili posti. Ci chiediamo infatti quale interesse dovrebbe avere un’azienda di grosse dimensioni, che fornisce un servizio adeguato a partecipare al bando dell’asilo del Cedir per 25 bambini e per una cifra di appena 270 mila euro? Come si fa a non capire che tre asili avrebbero tre gestioni diverse, tre costi per bambino diversi, tre diete diverse, tre progetti diversi? Ai più maliziosi potrebbe infatti sorgere il dubbio di una mancia elettorale insomma, briciole da dividere tra più soggetti in vista delle prossime elezioni. Cosa a cui ovviamente noi non vogliamo credere”.
“Se fino ad oggi il servizio è stato espletato correttamente e non è stato interrotto durante l’anno ciò lo si deve all’aggiudicatario uscente, che grazie alla propria “forza” economica ha potuto anticipare alcune mensilità ai dipendenti e garantire il servizio alle famiglie fino al 31 luglio, e agli operatori che negli ultimi sei mesi non hanno visto il becco di un quattrino e che potranno solo in minima parte essere riassunti dai nuovi aggiudicatari secondo i numeri inseriti in bando. Chiediamo pertanto all’assessore Nucera di relazionare immediatamente alla città sulla questione e di chiarire i termini di un incontro di marzo presso l’asilo di Gebbione durante il quale la situazione veniva esposta agli operatori con un offensivo “se volete lavorare questa è la situazione”. Vorremmo infatti sapere quanti sono gli stipendi che Lei, caro assessore, vanta come credito dal comune o se gli stessi per la sua persona sono invece puntuali”.
“Alla luce delle anomalie riscontrate chiediamo ancora agli organi competenti di avviare le indagini dovute per capire che fine abbiano fatto i fondi destinati al bando in questione visto che lo stesso è stato finanziato con fondi europei e di accertare se la società aggiudicataria abbia a suo tempo ricevuto pressioni o “indicazioni esterne” sul personale da assumere. Il sindaco che non ha risparmiato proclami, parole e foto al momento della riapertura degli asili comunali speriamo trovi almeno in questo caso le parole per spiegare alla cittadinanza e ai lavoratori che fine hanno fatto i soldi in questione guarendo cosi dal mutismo che lo ha afflitto nelle ultime settimane”.

 

La replica del Comune: «In atta una nuova Gara pubblica, i lavoratori saranno riassorbiti»

In merito alla nota stampa diramata da Ms-Fiamma Tricolore sulla situazione degli asili nido comunali, l’Assessore alle politiche sociali del comune di Reggio Calabria Lucia Anita Nucera specifica quanto segue:
“Per quanto concerne le lettere di licenziamento inviate dalla Cooperativa sociale “La Garderie” ai 55 lavoratori, si tratta di un atto dovuto. Il 31 luglio, infatti, si è concluso il percorso avviato attraverso una gara pubblica che era stata vinta dalla stessa cooperativa che ha provveduto quindi ad inviare le lettere di licenziamento, essendo in atto una nuova gara pubblica. Successivamente, essendo prevista la clausola sociale, il personale verrà riassorbito dalla cooperativa che vincerà la gara della procedura che è in atto.
Per quanto riguarda la cooperativa “La Garderie” evidenzio che è stato un ottimo partner nel percorso avviato con gli asili nido e con esperienza ha fornito qualità nei servizi e massima professionalità del personale. Inoltre, specifico che la cooperativa ha anticipato diverse mensilità agli operatori. Gli asili sono stati aperti attraverso dei fondi ministeriali Pac che erano programmati per cinque annualità, ma il governo attuale ha interrotto questo percorso. Il primo riparto è stato erogato, per il secondo è in atto una rendicontazione di cui la prima parte è stata inviata alla Regione Calabria che provvederà ad inviarla al Ministero che lo espleterà.
Al momento, tutto quello che stiamo anticipando lo facciamo dal bilancio del comune. Negli ultimi otto mesi abbiamo lavorato con il settore politiche comunitarie per poter utilizzare i fondi del Pon Metro, come politiche sociali, per mantenere in vita questi servizi essenziali per la città, che comunque evidenzio che sono a richiesta, quindi se non abbiamo i fondi non possono essere avviati. Con il Pon Metro, siamo riusciti a recuperare i fondi e da settembre gli asili riapriranno. Per quanto riguarda le gare sono procedure amministrative che si rifanno alle leggi vigenti e di cui si occupa il dirigente del settore.
Per quanto riguarda, l’incontro all’asilo di Gebbione, specifico che periodicamente mi reco presso gli asili per incontrare gli operatori e le famiglie per confrontarmi con loro. Nella riunione in questione, in cui i lavoratori esprimevano il loro disappunto per il ritardo nei pagamenti, mi sono personalmente scusata ed ho garantito la prosecuzione del servizio, annunciando che il percorso per l’anno 2019/2020 sarà avviato con i fondi del Pon Metro. Inoltre, ho ringraziato la cooperativa per l’impegno nel portare avanti il servizio.
La frase, dunque, che mi è stata falsamente attribuita (se volete lavorare questa è la situazione) non solo non appartiene prima di tutto alla trasparenza ed all’onestà intellettuale della mia persona ma anche al ruolo che espleto come assessore alle politiche sociali, in quanto non ho dipendenti negli asili nido. Il settore ha un servizio asili nido vinto da “La Garderie” che ha assunto il personale.
Inoltre, evidenzio che sono stata nominata assessore il 23 dicembre 2016. La gara di appalto e l’espletamento delle procedure di assunzione del personale sono state effettuate a novembre 2016. Quindi, da questo si evince che sono subentrata quando la procedura era già stata conclusa.
Tuttavia, specifico che ho dato già mandato ai miei avvocati per adire per vie legali in merito alla frase che mi è stata falsamente attribuita e vista soprattutto, la massima trasparenza e rettitudine morale con cui ho portato avanti il mio operato. Infine, evidenzio che lunedì pomeriggio, presso la Città Metropolitana alla presenza del Garante, ho ricevuto un gruppo di genitori del nido di Archi che mi hanno ribadito l’importanza del servizio e che sperano che chiunque proseguirà il servizio garantisca gli stessi livelli di efficienza. Questo a dimostrazione della massima apertura al dialogo e confronto con tutte le parti coinvolte”.

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