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Il consigliere delegato all’Istruzione Rudi Lizzi ha incontrato i sindacati e una delegazione di assistenti educativi per confermare la copertura dei fondi fino alla fine dell’anno scolastico. Palazzo Alvaro annuncia l’istituzione di un Tavolo tecnico permanente per programmare soluzioni stabili.
La Città metropolitana di Reggio Calabria garantirà la copertura finanziaria per il servizio di assistenza educativa nelle scuole fino alla conclusione dell’anno scolastico 2024/2025. Lo ha comunicato il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi, nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo Alvaro con i rappresentanti sindacali Vincenzo Sera per la Cisl Fp e Anna Rita Mancuso per la Uil Fpl, insieme a una delegazione di lavoratori del settore.
Accanto al consigliere erano presenti anche il direttore generale Umberto Nucara, il dirigente del settore Istruzione Francesco Macheda e il funzionario Felice Foti.
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«La Città metropolitana – ha dichiarato Lizzi – conferma la volontà politica, su indicazione del sindaco Giuseppe Falcomatà, di garantire con fondi del bilancio metropolitano il completamento del servizio educativo fino a giugno 2025. Si tratta di circa 320mila euro, una cifra già definita e in attesa del vaglio da parte del Consiglio metropolitano».
Il consigliere ha sottolineato come l’impegno dell’Ente metropolitano vada oltre le proprie competenze dirette, rispondendo tuttavia «alle esigenze reali del territorio». Per questo motivo, è stato istituito un Tavolo tecnico permanente con le organizzazioni sindacali «per evitare il ripetersi delle criticità e per offrire maggiore stabilità agli operatori del servizio e alle famiglie».
Lizzi ha ribadito che l’obiettivo è quello di «dare certezze a chi lavora e a chi usufruisce di un servizio fondamentale per l’inclusione scolastica: ragazzi con fragilità e le loro famiglie».
I rappresentanti sindacali, esprimendo apprezzamento per l’approccio dialogante dell’Amministrazione, hanno sollevato questioni legate alla gestione e regolamentazione del servizio. In particolare, è stata richiesta una maggiore trasparenza nell’attribuzione delle ore in base ai Peg (Piani Esecutivi di Gestione) di ciascuna scuola, per garantire l’equità e la piena inclusione scolastica degli alunni.
È stata inoltre avanzata la richiesta di superare i contratti a prestazione occasionale, attualmente applicati agli assistenti educativi. Tali contratti, secondo i sindacati, non rispettano quanto previsto dal Dpcm del Consiglio dei ministri e non assicurano la giusta dignità e tutela giuridica ai lavoratori.
Il confronto avviato a Palazzo Alvaro segna un passaggio importante verso la definizione di un modello stabile ed equo di assistenza educativa nelle scuole del territorio metropolitano. Un modello che tenga insieme la qualità del servizio, la dignità dei lavoratori e il diritto all’inclusione scolastica di tutti gli studenti.
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