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Ieri sera a Zitniza, vicino a Plovdiv, nella chiesa dell’Assunzione gremita di fedeli arrivati da tutta la Bulgaria, mons. Rumen Stanev, vescovo ausiliare di Sofia ha celebrato il 25° anniversario dalla sua ordinazione sacerdotale. La liturgia era presieduta dal vescovo ordinario della diocesi di Sofia-Plovdiv, mons. Georgi Yovcev che l’11 settembre 1999 ha ordinato prete il giovane, futuro vescovo. Erano presenti inoltre il presidente della Conferenza episcopale bulgara mons. Petko Valov, il vescovo emerito per i cattolici di rito bizantino mons. Hristo Proykov, mons. Nicolas Guidi dalla Nunziatura apostolica di Sofia, mons. Yovko Pistiyski dalla Segreteria di Stato, numerosi sacerdoti, religiosi e religiose. Hanno assistito anche sindaci di Rakovski e Zitniza e gli ambasciatori di Argentina, Austria e l’Ordine di Malta come anche il segretario generale della Caritas-Bulgaria.
Nella sua omelia mons. Yovcev ha spiegato che “il sacerdote deve essere dispensatore dei misteri divini, ma soprattutto servitore dei poveri e dei bisognosi di affetto e consolazione”. Ha sottolineato il grande numero di battesimi, matrimoni, confessioni celebrati da mons. Stanev. Il presidente della Conferenza episcopale bulgara mons. Petko Valov ha salutato il celebrato a nome di tutti i cattolici augurandogli “tanta gioia nel servizio al Vangelo e tanta salute”. Mons. Pistiyski ha consegnato a mons. Stanev una benedizione apostolica di Papa Francesco in occasione del Giubileo, firmata dal cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano.
Al termine mons. Stanev ha ringraziato prima di tutto Dio per i benefici e le grazie, la famiglia di suo fratello che sempre lo ha sostenuto, il vescovo mons. Georgi e tutti i presenti. Ha ricordato le parole di San Paolo, “state sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie”, e ha augurato a tutti di realizzare queste parole nella propria vita. Stanev ha poi chiesto invece di regali un’offerta per la cura di Antony Diev, bambino di tre anni di Rakovski gravemente malato. La serata si è conclusa con una festa con musica e danze tradizionali nella piazza antistante la basilica.
Fonte: Agensir