Avvenire di Calabria

A certificarlo è l'ultimo Rapporto dell'Istat per il 2018 in cui si evince come, nell'anno passato, un aumento del 3,9% delll'indicatore del reddito agricolo

Calabria, trend di crescita dall’economia agricola

Luigi Iacopino

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«Risultati positivi si evidenziano per la Calabria, dove produzione e valore aggiunto hanno entrambi mostrato incrementi significativi (rispettivamente +5,6% e +6,5% in volume)». È quanto si legge nel documento pubblicato ieri dall’Istat, riguardante l’andamento dell’economia agricola, che attesta come, a fronte di un calo di produzione e valore aggiunto «in quasi tutte le aree del Paese», la Calabria ha fatto registrare «risultati positivi». Si tratta pur sempre di stime provvisorie che riguardano il 2017 ma, dall’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica, si desume che nel complesso la Calabria riesce a fare meglio delle altre regioni del Sud.

Valutando la produzione agricola nelle regioni italiane, suddivisa nei principali comparti, si registra segno negativo (–2,2%) per la produzione di patate, positivo per quella di agrumi (+5,3) «concentrata tipicamente in alcune regioni», tra le quali «Sicilia e Calabria in cui si localizza oltre l’80% della produzione nazionale». Un vero e proprio balzo è emerso per la produzione di Olio, dove si registra un +85,3 per un valore di 516 milioni di euro correnti nel 2017. In questo comparto la Calabria riesce a determinare insieme alla Puglia quasi il 55% della produzione totale.

Considerando, infine, l’indicatore di reddito agricolo, si evince, tuttavia, che l’Italia (+3,9%) cresce meno di diversi Paesi europei, tra cui, in particolare, Danimarca (+62,3%), Germania (+27,5%), Paesi Bassi (+21,9%), Regno Unito (+18,8%), Francia (+10,4%), Romania (+7,5%) e Grecia (+3,1%), a parte le indicative flessioni di Spagna (–5,6%) e Polonia (–1,8%). L’incremento è stato inferiore alla media ma – si legge nel testo dell’Istat – “con oltre 31,5 miliardi di euro correnti l’Italia si conferma nel 2017 al primo posto tra i paesi Ue per il livello del valore aggiunto dell’agricoltura”, superando anche Francia e Germania che si fermano, rispettivamente, a 29.444 e 20.359 miliardi di euro.

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