Calabria, le imprese puntano sul rilancio delle infrastrutture
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Oltre 100 anni di storia e da sempre nelle mani della stessa famiglia, quasi 200 dipendenti in una delle zone – la provincia calabrese – più economicamente in difficoltà d’Italia. Eppure le attività del gruppo Callipo continuano a macinare successi, che Filippo – nipote del capostipite Giacinto che nel 1913 creò la conserviera ittica specializzata nella lavoratori del tonno – ha deciso per il terzo anno di fila di spartire con i propri lavoratori.
Il bilancio chiuso a dicembre ha segnato infatti un altro record, con un +9% nel fatturato che ha doppiato la soglia dei 50 milioni di euro. Traguardo tanto più importante se si pensa che il 90% dei prodotti sono commercializzati in Italia, nonostante una domanda interna che ancora fa fatica a riprendersi dopo le massicce dosi di austerità: “Risultati positivi – spiega la Callipo in una nota – che l’azienda ha deciso di condividere, ancora una volta, con i suoi collaboratori premiandoli per il terzo anno consecutivo”.
E così, dopo il premio del 2016 e del 2017, anche quest’anno è arrivato il bonus: 500 euro ad ogni dipendente, più altri 500 a quelli che Filippo Callipo chiama “senatori”: i lavoratori, cioè, in servizio da oltre 25 anni.
“Sono le risorse umane – sottolinea l’azienda – a fare la differenza, a rappresentarne il ‘cuore’, a trasmetterne all’esterno i valori aziendali: è questa la visione che contraddistingue Callipo, da sempre impegnata a valorizzare, riconoscere e premiare l’impegno e la fedeltà dei propri dipendenti. Una visione d’impresa moderna, nonostante il traguardo appena raggiunto dei 105 anni di storia, che mette al centro i dipendenti implementando una politica di welfare seria, articolata e integrata, che mira al benessere dei lavoratori, alla produttività e alla qualità”.
Filippo Burla
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I servizi di prossimità non vanno in vacanza, si rinnova l’impegno per gli ultimi del territorio. Ecco dove poveri e indigenti potranno trovare insieme a un pasto caldo anche un sorriso.
Il confronto presso il Centro del Laicato di Gioia Tauro. Nel corso dell’incontro anche una riflessione sull’autonomia differenziata alla luce del recente documento della Cec.