Avvenire di Calabria

Prima uscita del responsabile del dicastero dell'Agricoltura dopo il varo della legge

Caporalato, il Ministro Martina a Rosarno

Redazione Web

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«Le nuove norme sul caporalato sono un fatto rilevantissimo per il destino e il futuro di questa terra. Bisogna ancora lavorare tanto, io non lo nego. Però, rispetto ad anni fa, secondo me, noi siamo ad un punto di svolta molto utile, molto interessante. Adesso dobbiamo spingere il più possibile». È quanto ha affermato a Rosarno il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, intervenuto oggi nell’auditorium comunale di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, per presentare la legge sul caporalato. «Sono contento – ha spiegato – perché proprio da qui un anno e mezzo fa, insieme alle organizzazioni sindacali e di categoria, avevamo lanciato la sfida sulla emergenza caporalato nel Paese. Oggi sono qui per dire che siamo passati dalle parole ai fatti e che la legge è cosa fatta. Si tratta di un provvedimento – ha aggiunto il ministro – che non solo tutela i diritti e la dignita’ dei lavoratori, ma tutela anche le aziende agricole che lavorano nella legalità. Il fenomeno del caporalato è una piaga che non riguarda solo il Sud, ma anche il Nord e per questa ragione ho scelto Rosarno per venire a presentare la legge. Sono convinto – ha concluso Martina – che questa regione ha risorse agroalimentari importanti che possono contribuire allo sviluppo della regione e del Paese».

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